Per il quarantesimo anniversario dell’eliminazione fisica da parte del regime argentino del famoso giornalista dissidente Rodolfo Walsh, stiamo leggendo le sue opere poliziesche e di denuncia, che caldamente consigliamo.

Tuttavia nell’articolo del 1957 “Addio al Pamir”, ora incluso in “Il violento mestiere di scrivere” (la Nuova frontiera, 2016, pp. 214), compare un curioso enigma, causato probabilmente dalle solite sviste in sede di correzione; sempre che vi sia ancora qualche operatore umano e dunque non robotico preposto a tale compito.

Alle pagine 48/49 il “Veliero Pamir sorpreso violento uragano 35° 57’ latitudine nord 40°20’ longitudine est” cioè “… un punto situato a seicento miglia a sud-est dalle Azzorre.” “E per ore interminabili, il più fitto mistero avrebbe avvolto la sorte del quattro alberi tedesco.”
Per forza: quel punto si trova a metà strada tra Aleppo e Mossul, in pieno deserto siriano !

Il bello (o il brutto) è che a seicento miglia marine a sud-est dalle Azzorre si trovano giusto le Canarie: perché non citarle?

In conclusione, per portare un po’ di pace tra i punti cardinali che giocano a nascondino col veliero Pamir, precisiamo che le Azzorre sono situate a 38/39° di latitudine nord e tra 25° e 30° di longitudine ovest, mentre le Canarie si trovano a 28°/30° di latitudine nord e tra 12° e 19° di longitudine ovest.

In fondo (al mar?) il Pamir veliero avrebbe dovuto trovarsi più vicino al Pamir altopiano, posto a 38° nord e 73° est.

M.M.

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