GLI ANACRONISMI DEL NABOKOV SETTANTENNE
Nel 1969 l‘Autore di “Lolita” diede alle stampe un’altra complicata vicenda pruriginosa, quella di “Ada o dell’Ardore” (Mondadori, 650 pagine); ebbene, ne abbiamo volontariamente interrotta la lettura verso pagina 200, stufi degli inverosimili anacronismi sparsi nel testo, chissà se provocatoriamente o proprio per noncuranza?
A pagina 36 siamo nel 1869, eppure i personaggi giocano allo “Scarabeo”, che sarà/fu inventato soltanto nel 1938.
A pag. 94 siamo passati al 1884, eppure “Marina venne con un’automobile rossa, una delle prime ‘spider’ “.
A pag. 175, nel 1881 a Gardone sul lago di Garda ci sarebbero già state “le impronte di marmo … di d’Annunzio”. Ma se quell’anno il futuro Vate aveva appena 18 anni e si trasferiva bel bello (?) da Pescara a Roma?! (sul Garda si sarebbe trasferito solo nel 1920).
Alle pagine 192/193 tutta una serie di impossibilità temporali ci hanno infine convinti a smettere di leggere: nel 1884 i protagonisti discutono di Marcel e Albertine . Ma la “Recherche” di Proust inizierà ad essere pubblicata solo nel 1913 !!!
Si parla poi di film italiani. Ma se “Cabiria” ad esempio è del 1914!
E ancora, sempre nel 1884, Toulouse Lautrec sarebbe già stato famoso per dipingere cocotte. A vent’anni?!
Infine viene citato addirittura “le grand Joyce” a due anni, essendo nato nel 1882!
M.M.
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