DE GIOVANNI: QUALCHE INTOPPO SPACCA-NAPOLI

Nell’inchiesta del commissario Ricciardi del 2014, ”In fondo al tuo cuore” (Einaudi, 2014 e 2015, pp. 520), abbiamo rilevato solo tre particolari da ‘ohibò’ che andiamo subito a esporre.

A pagina 304, durante un sopralluogo, “… c’era un odore lieve che Maione non seppe identificare.” che si rivela essere ammoniaca per la pulitura dell’argenteria. Lieve l’ammoniaca? Ma se ha un odore pestilenziale e superpenetrante, tanto che viene usata per far rinvenire chi è svenuto!

Alle pagine 246 e 323 s’incontra un altro problema olfattivo nella città partenopea: “Nell’aria c’era un odore acuto di disinfettante e di medicinali, misto a un retrogusto acido che poteva essere urina o sudore.” e poi: “… c’era un odore strano, in cui il dolciastro dell’ammuffito si mescolava all’acido della cucina e a uno sgradevolissimo retrogusto di urina”. Piuttosto allora un retro-odore o retro-afrore, a meno che qualcuno abbia proprio voluto assaggiarla l’urina!

Questione di lana caprina a pagina 175: “Tirava una brutta aria nei due metri quadrati attorno al brigadiere”. Va bene, è un modo di dire, ma ‘sti due metri quadrati di rispetto attorno al brigadié Maione non riusciamo a figurarceli: o si tratta di una zona circolare di due metri di diametro, e allora la superficie risulta di 3,14 mq., oppure son due metri di raggio e si arriva già a 12,64 mq; ma magari De Giovanni intende, come moltissimi scrittori, un quadrato con il lato di due metri, ma allora l’area è di 4 metri quadrati; altrimenti, per ottenere precisamente una superficie di 2 mq, il lato del quadrato deve essere appena superiore a un metro e quaranta centimetri, ma Maione poi lo mettiamo proprio in mezzo?

M.M.

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