“L’ANGELO DEL FANGO” E DELLA NAFTA di Leonardo Gori
Edizioni TEA, 2015

TEA nel 2015 ri-licenziò “L’angelo del fango” di Leonardo Gori a dieci anni dalla prima edizione, con sostanziali ammodernamenti, precisa l’Autore in una nota. Segnaliamo che le 345 pagine del volume sono stracolme di fango, mota, morchia ed esalazioni mefitiche di nafta, dovuti all’alluvione di Firenze del ’66.
Il poliziesco, rimbalzante continuamente tra quella data e il ‘44/’45, presenta poi alcune curiosità, diciamo così:

– a pagina 106 il micidiale cecchino ‘Furio’ “Con l’età si era appesantito”, ma a pag. 158, ormai cadavere, viene definito “Una specie di culturista, ma agile, addirittura sottopeso”. (?)

A pag. 194 “Anna si mise la coperta addosso, come il velo di un’odalisca…” Impalpabile e trasparente ‘sta coperta?!

A pag. 264 nella Nazionale incontriamo “La bibliotecaria”, che però a pag. 267 diventa “il bibliotecario”, per tornare ad essere “La bibliotecaria” poche righe dopo.

A pag. 287 “Arcieri impallidì. Aveva saputo di quella storia.” Ma a pag. 288 lo stesso afferma: “Non ho mai sentito di questa storia!”.

Concludiamo con un curioso infortunio: a pag. 310 c’è bisogno di un tecnico, “qualcuno che abbia seguito l’evolversi dell’inondazione. Quello a più alto livello, se possibile.” Possibilmente.

M.M.

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