PUIG MALDESTRO O PROVOCATORE?

Sull’onda (?) della recente riproposta di Sur di uno dei capolavori di Manuel Puig, “una frase un rigo appena” del 1970, abbiamo cercato in bancarella e puntualmente trovato la prima edizione italiana (Feltrinelli 1971, pp. 242, 2400£ dell’epoca, 8 euro usato ora) che ci ha lasciati un po’ interdetti per quanto riguarda la cronologia di questo cosiddetto ‘romanzo d’appendice’: o l’autore non badò al realismo delle date, oppure lo fece apposta per provocare questa nota!

A pagina 69, il 23 aprile 1937 il protagonista Juan Carlos “Pensò che aveva ventidue anni e che era costretto a comportarsi come un vecchio. Ma sappiamo da pagina nove, la prima del libro, quando si dà la ferale notizia della sua morte avvenuta il 18 aprile del 1947, che aveva raggiunto la “precoce età di 29 anni”: quindi era del 1918 e nel ’37 ne aveva solo 19.

Siccome Puig è molto minuzioso e ripetitivo a citare le date degli eventi, riprese da numerose lettere e persino da un diario, non si capisce perché non avesse consultato dei vecchi calendari per non ‘inciuccare le quote’ tanto spesso.

Alle pagine 45, 46, 47 tutte le date di un’Agenda 1935 relative ai mesi di Marzo, Aprile e Luglio risultano anticipate di due giorni, ad esempio i Martedì furono invece dei Giovedì e così via; però alle pagg. 47 e 48, il mese di Settembre è in linea con la cronologia vera.

Per tutto il quarto capitolo il fatidico giorno 23 aprile 1937, proposto come Giovedì, era invece un Venerdì.

A pag. 84 il 25 aprile 1937, dichiarato sabato, era una domenica; e successivamente il 26 non era domenica, ma lunedì.

Di conseguenza (?), se si vuol prendere per buono un sabato a fine luglio 1937 a pagina 101, non era il 27, bensì il 24.

Il già citato 18 aprile 1947, ferale per l’eroe, alle pp. 206/7/8 era un sabato, invece fu un venerdì.

Si giunge al giorno 15 settembre 1968, data di morte della protagonista: alle pp. 235/7/8 da giovedì andrebbe corretta in domenica!

Ci resta la curiosità se la versione di Angelo Morino avrà corretto il tutto rispetto alla traduzione di Enrico Cicogna, ma ne dubitiamo.

M.M.

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