Succede che alcuni benpensanti usano la parola “lapsus” per confondere le acque quando l’hanno fatta grossa, proprio come il leghista Attilio Fontana, neo candidato del centro destra per la regione Lombardia che ai microfoni di radio Padania ha dichiarato: “Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o se devono essere cancellate”.
Il clamore, politico e non, suscitato dall’esternazione non si è fatto attendere e il diretto interessato è corso ai ripari definendo la frase, per l’appunto, un semplice “lapsus”:  gli alleati politici, per paura di perdere consenso in vista delle elezioni del 4 marzo, hanno minimizzato invitando a focalizzare l’attenzione sul vero problema, neanche a dirlo, quello dei migranti, ma, soprattutto, a Fontana non è mancato il sostegno di Salvini che ha sottolineato come il colore della pelle faccia poca differenza.
Proprio così: quando uno è un razzista, lo è a prescindere.

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