Succede che in una società che ci bombarda di teorie salutiste creando ogni giorno nuove filosofie (se non sei almeno vegano sei out), alcuni punti fermi resistono e sono universalmente riconosciuti: un’alimentazione sana non contempla il fritto.
Certo, nella vita ognuno è libero di maltrattare il fegato come più gli aggrada, purché sia consapevole delle ripercussioni che questa scelta ha sulla sua vita, anche quella sociale. Mai sentito parlare di molestie olfattive? Ebbene, la Cassazione ha condannato una famiglia di Monfalcone accogliendo il ricorso dell’intero condomino, esasperato dai continui odori di cucina proveniente dall’appartamento del piano terra. Non è stato facile ottenere il risarcimento: è necessario provare, infatti, l’esistenza del danno e quindi per quanto riguarda l’odore, confermare il disagio olfattivo; in altre parole, costringere un perito a sostare sul pianerottolo con il naso all’insù.
Non sappiamo se la condanna ha previsto anche le spese di lavanderia per il malcapitato consulente, di certo a quella famiglia rode sempre il fegato, ma per altri motivi.

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