“Ad lucem, per undas”. Edizioni Joker – Collana “L’arcobaleno”

PARTE PRIMA:



PARTE SECONDA:

NOTE

Allitterazioni, rime, calchi, latinismi, preziosismi, rafforzativi e tutto un susseguente ar-mamentario formano il bagaglio retorico del quale l’autrice si serve con grazia e parsimonia, nei punti necessari (verrebbe da dire “nei punti giusti”, se questo non suggerisse una idea di poesia a tavolino senz’altro da fugare). E anche i testi in cui simili accorgimenti abbondano non risultano mai appesantiti grazie alla musicalità spontanea che essi acuiscono: basti l’esempio della poesia d’esordio, la quale come spesso avviene organizza il tutto per inserire il vero punto chiave del libro, ossia le efficacissime e fondamentali sinestesie: «bagliore acuto del fragore / che dal tuono oscuro / lucido silenzio ridistilla […]»; momento a sua volta fatto reagire con la splendida riscrittura di Gozzano: «murmure d’esistere giocondo».
Un elenco delle sinestesie deliziose in questo libro sarebbe piacevole: basti quello nella seguente, memorabile terzina: «occhi di tufo spugnano ogni luce / un larvare cieco di parossismi svuota la vita / a gole ardenti di fratelli». Proprio le continue spaccature della crosta, che rivelano la passionalità sottesa, rendono significanti i passaggi più simili a graffiti, oppure a partiture di rumore bianco, un linguaggio privo di armonici pensato per evitare che il giudizio sia falsato (e il messaggio interferito) da residui gnomici e abbassamenti tonali di comodo.
(dalla Prefazione di Sandro Montalto)

L’AUTRICE

 

Lucia Gaddo Zanovello è nata a Padova, dove risiede, l’11 aprile 1951.
Ha pubblicato le raccolte di poesie: Porto Antico (1978), Bramiti (1980), Da serpe amica (1987), Semiminime (1988), Per erbe più chiare (1988). Nel 1998 la raccolta retrospettiva in cinque volumi Nostoi (che include Fiordocuore), Fatalgìa, In  lùmine, La trilogia del volo, La partitura. Nel 1999 Il sonno delle viole; nel 2000 Un parlare d’acqua e Solargento. Nel 2003 Memodìa e nel 2006 Silentissime. Nel 2007 Ad lucem per undas, nel 2010 Amare serve, nel 2011 Illuminillime, nel 2012 Rodografie, nel 2013 Buona parte del giorno e nel 2014 Disforia del nome.
Nel gennaio del 2019 è uscito il libro-intervista Amata poesia: Antonio Capuzzo intervista Lucia Gaddo Zanovello.

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