Cos’è
già fatto
…oltre
a tanti articoli, rubriche, interviste, recensioni e critiche?
Anche oltre a tanti esperimenti (riusciti, eh eh! )
di scrittura ipertestuale?
Oltre tutto, insomma, il già fatto è questo:
Per
troppo odio e per troppo amore” (Edizioni Teknos – 1995) |
[…] […] |
“Aforismi URLati”
(Fògola Editore – 1998)
“Una raccolta di aforismi
è il Bignami dell’umano Pensiero”
Qui approdarono
le massime dei navigatori:Incrociando nell’Arcipelago del Buon Senso Nella Calanca dei categorici Il Porto dei Pessimisti Sulla Penisola della Cyber-ironia L’inquieta Baia dei Cerebrali C’è anche il golfo delle Anime Poetiche Si può finire nelle Bocche degli Spietati Su e giù lungo il Fiordo del Cinismo L’Atollino degli Ottimisti Risalendo l’Estuario dell’AssurdoQui stazionarono le massime dei “grandi”“Gli aforismi d’autore” |
“Aforismi URLati 2”
(Fògola Editore – 2001)
I “Classici” e la nuova tecnologia
|
“Voce del Verbo Vivere”
(Web – 2002)
VoVeVi Il |
“Il Muro”
(LietoColle Libri – 2003)
Falsa dualità dell’Uomo,
lasciaci un po’ fantasticare
sulla tua menzogna.
Arthur Rimbaud
Prefazione di Antonio Miredi
Immagine in copertina: Michela Pachner
I
“Quanto sono esigui gli esseri viventi.
Anche gli umani, di sé così coscienti,
sono capaci di considerar soltanto
ciò che mostrano loro i cinque sensi;
quei loro cinque, sì scarsi sensi.”
Eccetera…
“Sono solo impressioni”
(Editrice Genesi – 2004)
Il pretesto della raccolta sono alcuni tra i quadri più belli dell’Impressionismo elicemente riportati a fronte dei versi: nel proporci i maggiori rappresentanti del genere forse più conosciuto e amato dal grande pubblico, da Monet a Corot, da Boudin a Pissarro a Manet a Degas e altri – mi preme sottolineare la presenza di versi dedicati alle sole due donne che sono riuscite ad emergere dal panorama artistico ancora maschilista dell’epoca, cioè Berthe Morisot e Mary Cassat – l’autrice riesce a entrare, a farci entrare con la forza dell’emozione e della visione, dentro ai quadri; l’emozione si fa visione, colloquio sentimentale ed emozionale con la restituzione di imprescindibili atmosfere d’epoca alla Verlaine. Donato Di Poce |
“L’Albero degli Aforismi”
(LietoColle Libri – 2004)
Un’Antologia di aforismi inediti di grandi Autori
e di aforisti emergenti
Immagine di copertina e disegni interni:
FRANCO COLNAGHI
I
miei libricini di
PULCINOELEFANTE
“L’altra faccia della
Luna”
(Fògola Editore – Novembre 2004)
Delitti di autore a Torino
Recentissimo, e davvero notevole, è il romanzo giallo di Anna Antolisei L’altra faccia della luna. Si tratta della storia di Alessandra Chiesa, magistrato della Procura di Torino che sta vivendo al massimo del fulgore e del bruciore delle contraddizioni la sua condizione di professionista affermata e donna matura, orgogliosa del suo essere e anche della sua condizione sessuale: lesbica, vive senza nessuno dei carnevaleschi atteggiamenti apparentemente liberatori ed in realtà autoghettizzanti degli omosessuali di oggi, opinione dello scrivente ma forse confermata dal ridicolo nome di locale Night and Gay (un omaggio a Joseph Hanse, creatore del primo investigatore gay Dave Bradsletter?). Donna caparbia, lucida ma umanissima, di specchiata onestà ma continuamente pervasa da dubbi (o meglio invasa dal rifiuto del dogmatismo, e comunque non crediamo al procuratore stesso quando dice che una situazione colma di dubbi è per lei inusuale), viene messa a dura prova dall’intricatissimo caso di una serie di delitti che insanguinano la città e ruotano attorno a uno strano spillone e a un libro. L’indagine si allarga sempre più, coinvolgendo prima il mondo dell’editoria poi quello dell’alta finanza, dell’università, della Giustizia stessa, ma Chiesa attraversa tutta la babele di testimonianze, prove e controprove attenta ad ogni dato probatorio come ad ogni moto psicologico (sempre molto ben descritto ed introdotto dall’autrice) assistita dagli amici e collaboratori Francesco Schwiller (capo della Sezione Omicidi), Sante Rosi (ufficiale giudiziario e assistente del procuratore), l’ambiguo Gianluca Benelli (funzionario del SISDE)………….S. M. |
” Dialoghi dell’Es”
(WunderKammer – 2005)
I dipinti di Elena Piacentini con le poesie di Anna
Antolisei
Qualche
dipinto, qualche poesia
clicca
la pallina
“A mani nude “
(Fògola Editore – Novembre 2006)
“A mani nude” è il secondo mistery di Anna Antolisei che vede come protagonista il procuratore Alessandra Chiesa, affiancata dai suoi più fedeli collaboratori.Nella cornice di una torrida estate torinese, l’assassino colpisce al calare della sera seguendo il puntuale, preciso criterio d’eliminazione di chi vuole liberare la città dalla peggiore feccia umana che l’infesta. La rapida sequenza e l’efferatezza dei delitti, compiuti appunto a mani nude, incalzano gli inquirenti e il giudice Chiesa, richiamata dalle sue quiete ferie, si troverà coinvolta in una vicenda ad alto tasso di rischio, dov’è minacciata la sua stessa vita. Intraprendenza, cocciutaggine, uno spiccato spirito intuitivo la porteranno a identificare il “Giustiziere della sera” e a neutralizzare la sua furia omicida attraverso una caccia piena d’azione e di tensione. |
“Madre indomita”
(Fògola Editore – Giugno 2008)
“Madre indomita“: il terzo caso di Alessandra Chiesa E’ un autunno tipicamente torinese quello che vede Alessandra Chiesa impegnata in un caso, anomalo e inquietante, che la tocca da vicino. Le incombe addosso un delitto annunciato e, per prevenirlo, non basterà attivare i consueti compagni d’avventura: dovrà ricorrere anche all’ausilio di un investigatore singolare; ruvido come il legno grezzo, abile e silenzioso. Ma la rinforzata squadra d’inquirenti sarà vittima lei stessa di un tragico imprevisto: vi farà fronte con impegno raddoppiato, e Alessandra sarà costretta a destreggiarsi tra una madre sconvolta dal desiderio vendetta, un manipolo di ragazzi tanto trandy quanto ambigui, un sicario nostrano con la sua feroce manovalanza straniera. Sino a che la soluzione del mistero emergerà, trascinando in superficie i pensieri, i sentimenti, gli atti più reconditi della gente “per bene” implicata nella vicenda: che vedrà il suo finale a sorpresa proprio nel cuore della città, a mezza strada tra un comizio leghista e un baluginare di specchi e stucchi. Ne uscirà, il giudice Chiesa, con un successo e un’amarezza in più: l’appagamento della vittoria, ed il rammarico di sapersi sempre meno identificare con l’ambiente in cui affondano le sue radici. |
“Caccia all’innocente”
“Caccia all’innocente”: il quarto caso di Alessandra Chiesa E’ il mese delle grandi vacanze, ed anche a Torino le giornate trascorrono in un pigro languore per chiunque sia rimasto in città. Da questa sonnolenza estiva, però, sono esentate due categorie almeno: i criminali e gli inquirenti. Toccherà dunque, ancora una volta, al PM Alessandra Chiesa ed ai suoi vecchi e nuovi collaboratori confrontarsi con dei delitti di particolare efferatezza, che si consumano in una realtà urbana la cui configurazione è recente, nel punto esatto d’incontro tra l’ambiente abitudinario della piccola borghesia autoctona e quello, assai più vario ed irrequieto, delle nuove comunità d’importazione. A chi appartiene il corpo smembrato di donna che affiora dall’erba del Circolo del Golf? E chi è l’uomo fatto a pezzi che s’incaglia poco distante, nel letto disseccato del torrente Ceronda? Sono domande che implicano, per il giudice Chiesa, una sfida tanto obbligata quanto irresistibile da raccogliere, malgrado quella stessa estate sia foriera, per lei, di un secondo mistero, ben più privato ma altrettanto coinvolgente, che va ad ogni costo chiarito. Caparbietà, impegno, esperienza e intuito femminile saranno gli strumenti sui quali Alessandra dovrà fare leva per godersi poi un sospirato riposo libero da inquietanti, angosciosi punti interrogativi. |
“Legno e cristallo”
Edizioni Robin
“Legno e cristallo”: L‘ex commissario Giò Molino, prematuramente costretto alla pensione “Legno e cristallo” Anna Antolisei individua nell’opera scultorea di Mario Ceroli il compendio L‘eroe del giallo è Macs, bambino speciale, avvolto da un’aura cristallina e dotato di una particolare predisposizione nell’individuare prematuramente azioni buone o malvagie, qualità particolari che il Commissario riesce a scorgere a La vicenda si svolge nel plumbeo e tranquillo inverno torinese con il resoconto di un feroce attentato e sanguinei colpi di scena nel cuore della vita torinese Porta Nuova Gli interpreti e i luoghi raccontati con rapidi e sapienti lemmi, fanno da sfondo per una indagine appassionante. La narrazione delinea un attentato di stampo mafioso in piena regola, stemperandosi in stoccate di penna davvero memorabili. Agro Pinto
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