” IMMAGINI DA LEGGERE ”
LA VENDETTA

…..Il vocabolario Treccani offre, della VENDETTA, questa definizione:
“Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente ad altri in soddisfazione di offesa ricevuta; di danno patito o per sfogare vecchi rancori.
Nel linguaggio giornalistico, vendetta trasversale, indiretta, che ha come oggetto familiari o amici della persona che si vuole colpire (caratteristica delle faide e delle lotte tra diverse organizzazioni criminali)”.
…..Il PERDONO, invece, si riferisce a un cambiamento prosociale verso un altro individuo che ci ha recato un danno fisico e/o morale e include la riduzione dei sentimenti negativi provati verso l’autore del danno e, in alcuni casi, l’aumento di emozioni e pensieri positivi che potrebbe tradursi in una modifica dei comportamenti nei suoi confronti (Fehr et al., 2010; McCullough, Pargament e Thoresen, 2000).

…..Morale
D
alle definizioni stesse appare evidente che – se proviamo a riferirle a noi stessi come tratti caratteriali che ci appartengono – nel caso della VENDETTA diventiamo acidi portatori di livore, recipienti che traboccano di un astio perenne dall’effetto tossico che  compromette il nostro stesso benessere ancor più che procurare soddisfazione per l’agognata, punitiva infelicità dell’altro.
Al contrario, ecco che gli inclini al PERDONO, liberi dalle negatività dell’acredine, sanno muoversi nel quotidiano con serena leggerezza, attenti e intenti ad una proficua realizzazione di sé.
Ciò acclarato, e sempre che si voglia optare per la maturazione del proprio essere individuale, conviene coltivare l’indulgenza verso il nemico e, se non dimenticare, voltare pagina per poter dedicare con serenità tempo e cura ai progetti del futuro.
Così, almeno, sembrano pensarla anche gli undici autori dei detti che seguono.

Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/tag/perdono/

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Vendette giuste non ne esistono.
(Miguel de Cervantes)

La miglior vendetta? La felicità. Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
(Alda Merini)

È la più scaltra delle vendette. Non c’è vendetta che valga quanto l’oblio, giacché esso basta a seppellire il nemico nella polvere della sua nullità.
(Baltasar Gracián)

E’ un peccato rovinarti i denti digrignando la vendetta.
(Valeriu Butulescu)

Vendicarsi è spesso come mordere il cane perché lui ti ha morso.
(Austin O’Malley)

Il disprezzo è la forma più sottile di vendetta.
(Baltasar Graciàn)

Il Diritto è la vendetta che rinuncia.
(Max Horkheimer e Theodor Adorno)

La vendetta dei giornalisti sui politici è l’archivio.
(Robert Hochner)

Essere cattivi è vendicarsi in anticipo.
(Paul-Jean Toulet)

Il perdono deriva dalla poca considerazione in cui l’offeso tiene l’offensore.
(Carlo Gragnani)

L’indifferenza è la vendetta che il mondo si prende sui mediocri.
(Oscar Wilde)

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