S
uccede che tutti noi ignoriamo il luogo esatto in cui lasceremo questa terra, ma abbiamo la certezza di sapere dove siamo nati.
Anche un cittadino valdostano che si è recato in comune per il rinnovo della carta d’identità: nato a La Thuile nel 1942, mai avrebbe pensato di riceverne una nuova con un differente luogo di nascita. Allo stupore iniziale è subentrata l’indignazione: il comune riportato è Porta Littoria, nome assegnato a La Thuile in epoca fascista.
Immediata la reazione: lettera aperta al prefetto della Val D’Aosta e al Ministro degli Interni perché facciano luce sulla vicenda. Prima che il populismo ci faccia sprofondare nel buio più nero.

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