Succede che negli Stati Uniti una mela può arrivare a costare cinquecento dollari.
No, non è colpa del protezionismo di Trump e dei dazi che infligge a mezzo mondo al grido di “America first!”, ma delle severissime leggi aeroportuali americane: una statunitense di ritorno da un viaggio in Europa con un volo intercontinentale ha fatto scalo a Minneapolis con l’intenzione di prenderne uno interno per Denver e raggiungere casa, ma è stata fermata alla dogana per non avere dichiarato di essere in possesso di una mela. E per questo multata, di cinquecento dollari.
A niente è valsa la spiegazione delle donna sulla provenienza del frutto (omaggio della Delta Airlines), né avere dimostrato l’autenticità della sua dichiarazione esibendo il sacchetto che lo conteneva con il marchio della compagnia aerea, i funzionari dell’ispettorato delle salute sono stati irremovibili e le hanno irrogato la sanzione.
Si dice che una mela al giorno tolga il medico di torno: di certo, a Crystal Tadlock, ha tolto dal portafogli un bel po’ di soldi.

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