AGGIORNAMENTO
gli anglicismi più diffusi nella lingua italiana


BLACK FRIDAY
: l’uso è SUPERFLUO, ma diventa ACCETTABILE per la mancanza di un preciso corrispettivo italiano. Indica il venerdì che precede un fine settimana di ribassi nei negozi di generi vari, soprattutto di abbigliamento. Approfittiamo degli sconti; meno di questa espressione che ci è tanto estranea.

BREXIT: l’uso è OPPORTUNO. Indica l’uscita del 2016 del Regno Unito dall’Unione Europea.

CASE HISTORY: l’uso è quanto di più SUPERFLUO si possa immaginare. Trattandosi in genere di una “cartelle clinica”, qui da noi, e a scanso di fatali equivoci, è meglio richiederla in italiano.

CONCEPT: l’uso è ORRENDO. Trattandosi perlopiù di una semplice “idea” è un’idea migliore ricorrere all’italiano.

CONTEST: l’uso è ORRENDO poiché, indicando una “gara” o un “concorso”, non si vede in quale contesto sia utile usarlo. Non certo in qualche concorso letterario lanciato in Italia.

COSPLAY – COSPLAIER: l’uso sta tra il SUPERFLUO e l’ORRENDO. Indica la moda di travestirsi come gli eroi dei film, dei fumetti o dei cartoni animati. Una sintetica traduzione italiana non esiste: da noi, nessuno si è premurato di definire linguisticamente una tendenza così… infantile (garbato eufemismo!).

GOSTING: l’uso è SCONVENIENTE come lo è la pratica cui si riferisce. Descrive l’abitudine di sparire all’improvviso e di rendesi irrintracciabili dopo una intensa relazione, per lo più d’amore. La sintetica traduzione italiana non esiste, ma si può rendere il concetto con il termine “sparire”, rendersi un fantasma.

COVER: l’uso è SUPERFLUO. Significa “copertina” riferendosi a prodotti musicali (LP, CD, ecc…), e può essere ACCETTABILE solo se usato nell’ambito dei brani non nuovi, ma già interpretati da noti artisti del passato.

FLYER: l’uso è ORRENDO, trattandosi di un semplice “volantino”.

FOLLOWER: il termine è divenuto ACCETTABILE dato l’uso massiccio che ormai ne viene fatto: ciò non toglie che chiamare “seguaci” i patiti dei social non sia affatto un reato.

INFLUENCER: l’uso è ACCETTABILE. Trattasi di persona che in rete e attraverso i social,  “influenza” i gusti degli utenti, inducendoli all’acquisto dei prodotti che pubblicizza. Il termine italiano “influenzatore” non esiste e, qualora ci fosse, il suo uso sarebbe peggiore della versione inglese.

LIFESTYLE: l’uso è ORRENDO. Significa semplicemente “stile di vita” e un italiano che adotta la versione inglese manca proprio di stile.

MEINSTREAM: l’uso è caldamente SCONSIGLIATO. Indica una “corrente principale di pensiero” ed essere meinstream sta per essere eccessivamente convenzionali. Convenzionali, però, lo si è proprio usando questo anglicismo.

MOBBING: l’uso sta tra l’ACCETTABILE e il SUPERFLUO. Si tratta di un comportamento persecutorio prevalentemente sul luogo di lavoro o all’interno di una comunità. In sostanza, si tratta delle semplici, italiane “molestie”.

SELFIE: l’uso è ACCETTABILE. Si tratta di un autoritratto scattato con il telefonino. I selfie dilagano ovunque e spopolano sui social malgrado non interessino a nessuno tranne che ai protagonisti, peraltro ritratti al peggio di se stessi.

STALKING: l’uso è abbastanza diffuso perché diventi ACCETTABILE. Indica un comportamento persecutorio e ossessivo messo in atto contro una persona. Come nel caso del “mobbing”, è un’italianissima, grave “molestia”.

TRENDSETTER: l’uso è SCONVENIERTE, poiché in italiano basta dire “cacciatore di nuove tendenze”: ci si mette un po’ di più evitando, però, di cadere a un passo dal ridicolo.

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