EDIZIONI CENERE:
“Il bianco della neve mi confonde” di Mirella Smiroldo
“L’esatta divisione dell’aria” di Anna Cavalletti
“Casa d’altri” di Silvio D’Arzo (con un saggio di Simona Abis)

…..Farebbe assai bene alla cultura se la critica letteraria italiana si sforzasse di perlustrare con più attenzione il mondo delle piccole, giovani e accurate case editrici.
…..Vogliamo segnalarvi noi tre titoli eccellenti di un’eccellente casa editrice, nata dall’amore vero per la scrittura; quello che non cerca consensi di massa, autorevoli recensioni comperate o la scalata alle classifiche dei “top” titoli dell’anno.
…..Le Edizioni Cenere, in compenso, stimano davvero il lettore e propongono anche al più esigente lo sforzo di un’attenta ricerca dei piccoli tesori nascosti, degli autori e delle opere che, seppure sommessamente, sanno gratificare anche i gusti più sofisticati dei bibliofili impenitenti.
…..“Cenere”, poi, non è affatto un sostantivo scelto casualmente. La cenere è sempre residuo di un fuoco che arde implacabile fino all’annientamento della materia: ciò che resta è un nulla tutt’altro che vacuo; è la consapevolezza piena che niente d’altro è rimasto di cui fruire oltre a ciò di cui già si è usufruito.
…..Ma che cos’è la cenere, qual è il suo significato concreto o metaforico più intenso, lo spiega bene Robert Walser nell’introduzione a ciascuno di questi preziosi volumetti.

…..“Se soffiamo sulla cenere non c’è assolutamente nulla in essa che opponga resistenza per non volarsene via in un baleno. La cenere rappresenta in sé l’umiltà, l’insignificante, l’assenza di valore. E, ciò che è ancora più bello: essa stessa è pervasa dalla convinzione di valere nulla.
…..Si può essere più inconsistenti, più deboli, più inetti della cenere? E’ davvero difficile. Si può essere più arrendevoli e più pazienti della cenere? Cero che no.
…..La cenere è priva di carattere, e dal legno di qualsiasi essenza è ancor più lontana di quanto non lo sia lo scoramento dall’euforia. Dove vi è cenere non vi è in fondo proprio nulla.
…..Metti il piede sulla cenere, e quasi non ti accorgi di aver calpestato qualcosa”.

..La Redazione

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