Nella notte del 31 dicembre, a Milano, è mancata Maria Brunelli.
E’ stata giornalista, narratrice, esperta di musica. Ha amato Kierkegaard, Mozart e il suo gatto Amedeo con generosa passione, facendo della sua vita stessa un romanzo colto e discreto, intelligente e leale.

Come scrittrice di talento e di successo, ha pubblicato “Il cavallo balla il valzer”, la racolta poetica “Quasi silenzio”, un saggio sul rapporto donna-uomo dal titolo “Due corpi, un’anima sola” ed i romanzi: “Nemici di famiglia” (Ed. Marsilio – Premio Comisso 1994); sempre con Marsilio “L’ultimo Concerto” (Premio Selezione Napoli, nel 1998); nel 2004 ha dato alla stampa “Passo d’Addio” (Ed. Aragno) e, nel 2005, “Prima dell’invasione” (Ed. LietoColle).

“Prima dell’invasione” è il racconto più insolito tra le opere della Brunelli per come, in questo volumetto, ha voluto liberare appieno il suo impagabile sarcasmo, un po’ surreale e sempre agro-dolce, tanto pungente quanto garbato. Un raffinato ‘scherzo letterario’, insomma: ed anche un piccolo gioiello destinato a rimanere nella rara schiera dei libri da non perdersi.

Della sua ultima opera, “La pianista di Sambor” (Ed. Carte scoperte), per una manciata di giorni non vedrà l’uscita, prevista nel gennaio 2008.

Da “Il Giornale” – 2 gennaio 2008
[…] Maria Brunelli aveva tutte le chiavi per aprire quel mondo un po’ appartato e schivo che rappresentava con affettuoso sarcasmo e qualche deliziosa punta di cattiveria. L’ultimo concerto del 1997 (Marsilio) e Passo d’addio del 2004 (Aragno) sono esemplari di questo stile sommesso e raffinato, ormai quasi introvabile sul mercato editoriale. Dove invece aveva lasciato briglia più sciolta alla sua «cattiveria» era stato in Nemici di famiglia (Marsilio), resoconto delle ostilità fra due famiglie-bene milanesi, con il quale nel 1994 aveva vinto il premio Comisso. […]
Nell’ultimo romanzo “La pianista di Sambor”, Maria Brunelli torna alla prediletta musica: la protagonista è una celebre pianista che apprende, durante un concerto a Varsavia, che i suoi veri genitori erano ebrei, morti durante l’occupazione nazista. Al tema musicale si intreccia il doloroso dramma europeo degli anni Quaranta, noto all’autrice anche per le vicende della famiglia del marito, il filosofo Remo Cantoni. […]

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