POCHE BUCCE “A BOCCE FERME”

Buon per Sellerio, una volta tanto, non emergono soverchie strasolatezze dall’ultimo Malvaldi sui vegliardi del Bar Lume (collana La Memoria 1105, 230 pp., 14euro). A parte il fatto di pubblicare a luglio una storia ambientata in un inverno gelido, che al lettore di agosto risulta spiazzante.

Tuttavia qualche imprecisione c’è: a pagina 67 di Alberto Corradi, recentemente defunto, viene detto “all’epoca diciannovenne”, ma di lui si sa, da pagina 46, che nacque il ventisei gennaio del 1948, dunque il giorno dell’assassinio del patrigno, avvenuto il diciassette maggio del 1968, di anni ne aveva venti e qualche mese.

A pagina 76, di una statuaria trentenne si dice che “evidenziava una chiappa marmorea come il pavimento sul quale stava camminando”. Apprezziamo volentieri, ma solo una?!

Veniale intoppo, crediamo, tra le pagg. 108 e 110, dove una bottiglia di whisky viene spostata per nervosismo “di circa cinque centimetri a destra” sulla scrivania, ma poi “di altri cinque centimetri verso sinistra. Si vede cha la scrivania aveva un po’ perso l’equilibrio” …E’ quell’altri che stona.

Ultima dimenticanza, forse, a pag. 190, dove da una casa definita ‘demotica’ perché totalmente ‘allarmata’, Roberta sarebbe “uscita dalla finestra si intende, perché la porta non registra nessun movimento di entrata e uscita”. Figuriamoci se anche la finestra non le avrebbe registrate!

M.M.

***

 

CONDIVIDI