IL RECORD DELLA NEMIROVSKY

…..Ci abbiamo messo una trentina d’anni, ma finalmente abbiamo trovato e riletto d’un fiato l’opera giovanile del 1926 di Irène Némirovsky, “David Golder”, nella prima edizione Feltrinelli del 1992.

…..Come già notato nelle altre sue opere, l’Autrice tira la volata al grande belga e ai suoi ‘machinalement’, ma Simenon in questo caso impallidirebbe al numero inusitato di questo termine e i suoi sinonimi presenti nel testo, con la mediazione della traduttrice Margherita Belardetti.

…..Eccone il regesto completo:

– Pure, automaticamente, si alzò per recarsi al circolo,

– intrecciando sovrappensiero le nappine del cordone di seta.

– scosse con gesto meccanico la mano grondante,

– il fazzoletto che torceva e rigirava con gesto meccanico tra le dita,

– fece Golder suo malgrado

– Golder, come un automa, avanzò di qualche passo,

– guardò sovrappensiero la pioggia scrosciare lungo il vetro buio.

Di sfuggita pensò (…)

Per istinto Golder si sforzava di respirare più profondamente,

– Lentamente, quasi suo malgrado, Golder abbassò le braccia.

– poi, con fare assente, guardò fuori.

– “Bene,” mormorò Golder con indifferenza.

– abbassò automaticamente la voce.

– Chiuse involontariamente gli occhi,

– Quasi suo malgrado Golder protese con delicatezza una mano

– mormorò Hoyos con noncuranza.

– Golder tormentava con fare assente uno splendido scialle

– “No,” replicò lei distrattamente,

con gesto assente Golder prese il portafoglio

– Joyce lo interruppe con un gesto impulsivo

– Aveva parlato per abitudine (ma nell’edizione Adelphi 2006, la stessa traduttrice preferisce: “Era stato un riflesso automatico”)

– Joyce, inconsapevolmente, voltò il viso verso la luce e continuò a dormire.

– Gloria, con fare assente, indietreggiò di qualche passo,

– Gloria gli gettò un’occhiata distratta,

– Golder sospirò, con fare assente si rimise seduto

– Ascoltò a lungo, sovrappensiero, il brusio delle onde…

– giocherellando trasognata coi suoi bracciali

– “Sì,” fece Golder meccanicamente.

– Hoyos alzò le spalle con noncuranza.

…..In sole otto righe di pagina 85 ci si imbatte con le tre frasi seguenti:

– protendendo con mossa istintiva le labbra aperte,

– spingendo sovrappensiero la ghiaia con la punta del bastone.

– A volte, camminando, alzava una spalla con un movimento involontario,

– colse sulle sue labbra un piccolo fremito involontario.

– mormorò con aria assente

– “Aspetti qualcuno?” chiese lei distrattamente.

– “E’ vero,” ribatté lei, rabbrividendo senza volerlo,

Istintivamente si girarono entrambi a guardare la casa.

– Aveva gridato, suo malgrado, perdendo le staffe.

– Gloria, meccanicamente, mormorò (…)

– Golder, con fare assente, vi si accostò

Con fare assente gridò (…)

– la osservava con noncuranza,

– rialzando, con gesto assente, il colletto della giacca

– Allora, a mezza voce, in un soffio, disse, quasi a suo malgrado

– appoggiava le carte sul tavolo, coprendole con gesto istintivo

– Golder lo vide (…) abbassare involontariamente gli occhi

– “Sei cambiata,” disse Golder in un soffio, suo malgrado

– con un moto istintivo di sgomento,

– Con mossa istintiva gli premette le dita con tutte le sue forze

– con l’accanimento selvaggio, istintivo, di una bestia malata

– Golder fece un cenno col capo, un movimento brusco e rigido d’automa.

– Poi aprì gli occhi, guardò con fare assente la camera.

– Golder sovrappensiero vi infilò le dita,

Istintivamente cercò con gli occhi una macchina.

Senza volerlo, Golder affrettava il passo.

Istintivamente Golder fece per girare la maniglia, ma la mano gli ricadde.

– cercò istintivamente, con un movimento goffo, il punto, nel petto, dove batteva il cuore, ma le mani gli ricaddero.

…..Quasi 60 esempi: sconcertante, e tocca dar merito alla traduttrice di non aver mai usato l’increscioso ‘macchinalmente’!

…..Dunque ancora e sempre i personaggi della Némirovsky compiono ben poche azioni consapevolmente. Lei, invece, batte spesso il chiodo con le triplici ripetizioni:

– la morte, la morte, la morte.

– Ho paura. Ho paura. Ho paura,

– Riposo, riposo, e ancora riposo!

– pagare, pagare e ancora pagare…

– Taci, taci, taci!…

– E questo? E questo? E questo?…

– Paga, paga, paga…

– paga, paga, paga…

– Niente. Niente. Niente.

– avrei preso tutto… tutto… tutto il Caucaso, tutto il petrolio…

…..Concludiamo con una frase sorprendente a pag. 32: “Era piuttosto una specie di diffusa nevralgia in tutte le ossa”. Sarà!

…..M. M.

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