ANCHE GADDA AMAVA LE TRIPLE
…..Sessant’anni fa uscivano gli “Accoppiamenti giudiziosi” dell’ingegnerone (Garzanti, 400 pp., 3000 Lire): diciannove gustosissimi racconti scritti tra il 1924 e il 1958.
…..Al netto di arcaismi, dottismi e mots fétiche, quali dacché, mentreché, oggimai, Eglino ed Elleno, cipperimerli (x marameo), noiata, imagine, 3 cancellini e 3 cancelletti, ma soprattutto tante mutandine femminili, si riscontrano una trentina di triple, che andiamo ad elencare:
– Io, io, io:
– “balistite”, “balistite”, “balistite”; (polvere da sparo senza fumo)
– certi… certe… certi aspetti, certi concetti, insomma!
– che non la finiva più, più, più!
– Il dovere!… Il dovere!… Il dovere sopra tutto e prima di tutto !…
– Grande! Grande!… Ah! grande!
– Ed egli ne aveva diciannove. Diciannove, diciannove!
– Broccoli! broccoli… Sì, broccoli
– Via, via!… Via tutti!
– fuggente verso la pianura e la città. La città… la città…
– gli fece dire parecchie volte trentatré, trentatré, ancora trentatré.
– E allora szàc, szàc, szàc!… sulle gambe nude…
– Io, io, io!
– Allora, allora! E’ allora, proprio, in quel preciso momento…
… Io, io, io!
– il sacrosanto privato privatissimo mio, mio!… mio proprio e particolare possesso
– Hi hi hi
– Tòc, tòc, tòc.
– cri hi hi hi cri cri
– Ho, ho, ho!
– Ha, ha, ha
– cri, cri, cri…
– co-co-cò co-co-cò coccodé!
– Cri-cri-cri
– porca, porca, porca…
– Yo yo yo and a bottle of rum…
– ecco ecco ecco.
…..M. M.
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