Ancora una volta ci corre l’obbligo morale di stigmatizzare la sciatteria con cui Mondadori licenzia alcuni dei propri tomi: trattasi in questo caso del best seller appena ristampato (per beneficiare dell’uscita del film) “Bianca come il latte Rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia.

Bel libro giovanilista, storia strappalacrime, sceneggiatura già bell’e pronta, sovracoperta con la protagonista Beatrice rossa e florida, mentre la copertina vera e propria inalbera un’altra Beatrice minata dalla leucemia: che pacchia…

Il problema è la scarsa inchiostrazione di cui soffre il volume, tutti i volumi appena stampati (ne abbiamo controllato una seconda copia, identica alla precedente): tantissime i senza puntino, andate a capo senza trattino, lettere semicelate o proprio s-cancellate!

Il ‘bello’ è che a pagina 51 si legge, testuale: “Le pagine diventano bianche, manca inchiostro alla vita.” Manca inchiostro allo Stabilimento ELOGRAF S.p.A. di Cles (TN)!!!

Per concludere con un inasprimento della critica: altre pecche scandalose dell’attuale andazzo mondadoriano sono le pagine non fresate nelle collane ‘Strade blu’, ‘Piccola Biblioteca’, ‘Le strade del giallo’.

M. M. 27 aprile 2013

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