“GIACOMO PUCCINI. NATO PER IL TEATRO” di PAOLA MASSONI
(Edizioni ETS, Pisa, 2021)

…..Avrete tra le mani un oggetto di qualità: questo è un libro prima di tutto bello. La carta, il carattere utilizzato, naturalmente la copertina, le immagini… tutto è stato scelto e predisposto con grande cura. Così come si deve ad un autore e ad un argomento di tal natura. Quindi una lode alla casa editrice e all’autrice che certamente anche così mostra il suo gusto e la sua eleganza. In un tempo dominato dalla virtualità in cui si profetizza la morte del libro, questo è un libro che ci invita a resistere, a continuare ad alimentare quel nostro furore di avere libri.

…..La forma non è un semplice involucro esteriore. Un bel libro si vede certo da come è presentato ma qui forma e contenuto sono coerenti. Infatti anche il contenuto del libro è bello. E lo è perché si tratta di un libro curato, scritto con chiarezza e competenza, in grado di dosare le informazioni e le descrizioni con le analisi critiche, sostenendo le sue tesi con calma e lucidità, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Ancora un libro che si rivolge, trasversalmente e con equilibrio, sia agli appassionati di musica e teatro lirico, e di Puccini in particolare, sia agli esperti e agli studiosi.

…..Sappiamo bene che l’opera lirica è un mondo di pazzi, di ‘pazzi per l’opera’ come recita il titolo di un recente libro di Alberto Mattioli. E i melomani saranno, con questo libro, a loro agio nel labirinto delle citazioni di arie e scene delle opere di Puccini. E certamente avranno subito voglia di andare a riascoltare, anzi a rivedere visto che la tecnologia lo permette, il brano citato per ritrovare o confrontare le indicazioni, le analisi dell’autrice che riprende e spiega le osservazioni del Maestro Puccini. A loro agio saranno anche i musicologi, gli studiosi di arte scenica, i musicisti, i cantanti che ritroveranno in questo libro le preziose indicazioni operative, musicali e teatrali, tratte in grandissima parte dall’epistolario del Maestro Giacomo Puccini oppure da testi critici significativi e fonti diverse.

…..Il percorso seguito da Paola Massoni rispetta la progressione cronologica della produzione pucciniana, muovendo quindi dalle prime opere come Edgar per arrivare a Turandot, passando per le grandi operare quali La bohème, Tosca, Madama Butterfly. La scelta è felice perché aiuta il lettore a seguire lo sviluppo dell’idea di teatro di Puccini e ciò rende il libro ancora più credibile perché supportato da un basso continuo di natura storica. La ricerca su Puccini è preceduta da un inquadramento che riguarda l’evoluzione della mise en scène dal Seicento al tempo di Puccini. Così si ha modo di apprezzare l’originalità del teatro pucciniano e di acquisire i riferimenti necessari per comprendere la tesi dell’autrice ed il ruolo innovativo di Gioco Puccini.

…..Quel che si cerca di spiegare è il complesso rapporto che esiste, attraverso il tempo e nello specifico dell’opera di Giacomo Puccini, tra musica e libretto e da qui tra regia, interpretazione dei cantanti, scenografie… L’opera lirica è una forma d’arte totale che non ha eguali. In tale senso il libro di Paola Massoni è anche una sorta di omaggio al teatro lirico in sé, forma altissima di civiltà e creatività artistica.

…..La tesi centrale del libro è che per Puccini l’attenzione per la messinscena diventa via via sempre più evidente e centrale nella sua produzione teatrale. Puccini è grande musicista, ma un musicista uomo di teatro. Potrà sembra scontato, ma non lo è. Puccini scrive musica, ma la sua mente è sempre tesa ed aperta alla complessità della produzione finale. L’immaginazione delle scene è fondamentale per organizzare la musica, per definire ed esplicitare i caratteri, le emozioni, le scelte dei personaggi. I testi, ed i rapporti coi librettisti sono raccontanti con dovizie di particolari, non sono esclusi dal controllo del Maestro. Puccini ha ben chiaro che l’opera lirica è un’opera d’arte totale. Certo, questa chiarezza si costruisce e si esprime nel tempo e vi sono dei passaggi precisi che lo documentano. Massoni entra nel vivo di questa materia e ce la ripropone filtrata e limpida. Puccini costruisce le sue trame sempre pensando alla comunicazione dell’opera, alla sua rappresentazione. E considera fondamentale la coerenza tra le parti.

…..Alleggerire le trame, modificare i testi, sistemare le parti musicali e tante altre scelte del Maestro sono dettate dalla consapevolezza che l’opera va comunicata al pubblico e che il pubblico la deve poter apprezzare come evento teatrale, che ci deve essere una giusta soluzione per tutto. In questo Puccini è decisamente moderno e mi vien da pensare al lavoro di un musicista come Ennio Morricone che, mutatis mutandis, si poneva gli stessi problemi per arrivare ad un risultato ottimale estetico, emotivo, musicale, narrativo, ecc. a proposito delle sue magnifiche colonne sonore per i film.

…..Puccini è così moderno che, come ci racconta Paola Massoni, egli teneva conto di ogni dettaglio: l’illuminazione elettrica, i fondali dipinti, i costumi cercando sempre la corrispondenza tra i sentimenti dei personaggi, la musica e appunto la scena. Certo Puccini non è il primo. Pensiamo a Giuseppe Verdi e a come fosse esigente proprio con le regie e messinscena dei suoi drammi lirici; e pensiamo a come per Verdi fosse importante radicare i personaggi ed i messaggi dell’opera lirica nel contesto storico pur valorizzando l’universalità dei suoi messaggi. La particolarità di Puccini è quella di essere attento alle novità del suo tempo e anche alle richieste del pubblico. Non a caso molte sue opere piacevano poco ai critici del tempo, ma piacevano molto al pubblico. Perché Puccini sapeva interpretare con le sue opere il desiderio ed il gusto estetico e scenico, nonché narrativo- musicale degli spettatori.

…..Paola Massoni ci parla così di un Puccini “visionario” evitando tutte le altre definizioni che via via si sono accavallate nel tempo. Si è parlato infatti di un Puccini “verista” oppure “simbolista”, “espressionista”, persino “tradizionalista”. Massoni preferisce dire che “Puccini non è identificabile in nessuna corrente del suo tempo, pur incarnando perfettamente il rispetto della tradizione e l’ansia di rinnovamento proprie dell’epoca.” (pag. 226). Il teatro di Puccini è “caleidoscopico”, una “immagine sognante e vera allo stesso tempo; vera perché parte dalla realtà in cui il pubblico si riconosce, ma anche sognate perché traduce in suoni immagini oniriche e in essa proietta tutte le ispirazioni, le speranze e, perché no, le illusioni (pag., 226).

…..Paola Massoni insiste così sull’idea che musica e messinscena pucciniane sono “evocative di immagini” che rinviano a espressioni “di un possibile inconscio comune a tutti noi” (pag. 227). In tal senso Massoni si spinge a dire che: “nonostante l’attenzione alle dinamiche interiori dei personaggi, non tutto ciò che avviene sulla scena e arriva dall’onda della musica si muove entro i confini della comprensibilità psicologica; c’è sempre, in ogni opera, qualche avvenimento, qualche gesto o qualche effetto che ci sfugge, che ci porta in una zona d’ombra, che ci crea un certo turbamento e ci costringe ad addentrarci nelle nostre profondità” (pag., 229). Per questo Puccini è definito “visionario” ed è la teatralità profonda delle sue opere che ce le fanno apprezzare ancora oggi, senza se e senza ma.

…..Il teatro lirico, il teatro musicale è una forma d’arte altissima e complessa: Puccini, uomo di musica e di teatro, l’ha onorata per altezza e complessità. E Paola Massoni, con la sua analisi totale che include Epistolario, partiture, fonti letterarie, critica e studi specialistici, libretti “non parla solo di Puccini ma aiuta a capire, attraverso Puccini, cosa sia Teatro, Opera, Spettacolo” (Enrico Stinchelli).

…..Chi ama Puccini, con questo libro, lo amerà ancor di più e chi non lo ama o lo conosce poco potrà avere modo di ricredersi.

…..Stefano Vitale

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…..Note sull’Autrice
…..Paola Massoni. Soprano, performer, autrice, docente di Canto e Materie letterarie. …..Laureata in Lettere (Storia della musica, Pisa), in Pianoforte (Lucca), in Canto e Discipline Musicali (Livorno), insegnante certificata nel Metodo Barthélémy (Parigi), ha collaborato con il Centro studi Giacomo Puccini. Presidente di Kalliope, Accademia della voce artistica, svolge attività concertistica in opere, festivals e trasmissioni radiotelevisive (RA).
…..Autrice dello spettacolo pucciniano Addio mio dolce amor! e vincitrice di numerosi riconoscimenti letterari, ha pubblicato la Trilogia teatrale I Misteriosi Mondi di Mèlia (Premio Speciale “Scrivere per il Teatro”, Pontremoli 2018), poesie e racconti in diverse antologie, gli album Songs for Christmas (2012), Belcanto (2013) e, come compositrice, Alkemèlia (2019) che ha ricevuto importanti apprezzamenti soprattutto all’estero.
…..Per questo libro, ancora inedito, ha conseguito la menzione al Premio internazionale Mario Luzi 2020.

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