Succede che trent’anni di esperienza significano pur qualcosa: al suo primo giorno d’apertura, il trentesimo Salone del Libro di Torino ha già registrato la vendita di sessantamila biglietti, circa quarantacinquemila in più di quanto ha saputo fare Tempo di libri, a Milano, il primo giorno della prima edizione, poco più di un mese fa.
C’è da scommettere che percentuali e numeri percorreranno avanti e indietro l’asse lombardo-piemontese per diverso tempo; speriamo che, nella foga di vincere, le due città non perdano di vista la meta, investire nel libro, e non finiscano piuttosto con l’investirlo, dandogli il colpo di grazia.

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