Succede che non ci sono più gli attentati di una volta.
Nel giorno del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, la cronaca sposta la nostra attenzione a miglia di distanza, precisamente nel Regno Unito: un kamike ha portato a termine la sua missione alla Manchester Arena, alla fine del concerto di Ariana Grande, popstar americana molto in voga tra gli adolescenti.
Ventidue le vittime finora accertate, tutte di età giovanissima, cinquantanove feriti. La mafia se ne dovrà fare una ragione: in fatto di attentati non detiene più l’esclusiva.

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