Succede che non esiste matrimonio che non debba affrontare una strada in salita. E se la salita iniziasse tre settimane prima di pronunciare il fatidico sì? Di certo non tremerebbero le gambe: saremmo così stanchi da arrivare a dubitare di averle ancora; senz’altro arriveremmo all’appuntamento con il fiato corto, saremmo a debito di ossigeno. Quasi come se avessimo scalato l’Everest.
Togliamo il quasi e abbiamo precisa precisa la storia di Ashley Schmeider e James Sisson, due ragazzi californiani che si sono sposati in Nepal a oltre cinquemila metri d’altitudine, un anno di allenamento e ventun giorni di scalata dopo.
Se non è amore questo… è senza dubbio una bella escursione ad alta quota.

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