CARLO CASTELLANETA TRADUTTORE DI SIMENON
Nel luglio ’59 il ventinovenne Carlo Castellaneta tradusse per la collana “Il Girasole” “Les noces de Poitiers” di Simenon, che divennero “Provinciali a Parigi” (Mondadori, 182 pp., 250 Lire), trovandosi ovviamente alle prese già fin dalla prima pagina col solito ‘machinalement’ dello scrittore belga, e risolvendolo quattro volte con ‘macchinalmente’, tre volte con ‘inconsciamente’, e una sola con ‘distrattamente’.
Ma siamo rimasti stupiti da qualche scelta/cantonata dello scrittore-traduttore: a pagina 113 “… gli aveva insegnato ad abbracciarsi e a fare all’amore”. Ma s’embrasser è notoriamente ‘baciarsi’!
A pag. 115, in un cortile in piena Parigi, si trova “… un grosso castagno che cominciava a fiorire”… Immaginiamo trattarsi di un ippocastano.
La più grossa però l’abbiamo trovata a pag. 122, dove “Gérard si fermò (…) dal salumiere a prendere un pezzetto di giambone bianco”. Di cosa mai si sarà trattato: del grasso del prosciutto cotto, quello che possibilmente si fa ridurre prima del taglio dal compiacente salumiere?!
M.M.
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