DE GIOVANNI DIVERTENTE MA IMPRECISO

…..Ancora una volta dobbiamo dare atto all’autore superpartenopeo della brillantezza con cui confeziona le vicende (con cadenza fin troppo frequente?) delle sue quattro saghe; ma nel contempo segnalare i sorprendenti errori che restano evidenti sul tappeto.

– In “Una sirena a Settembre” (Einaudi, lug 2021, 262 pp.), a pagina 130 si parla di un ex-regista di documentari che “sapeva quanto tempo aveva passato sdraiato nel fango e divorato dalle zanzare in attesa che due coccodrilli decidessero di accoppiarsi, o di divorarsi”. Già, però a pag. 131 lo stesso “aveva dovuto attraversare più paludi di quando si occupava di alligatori”.

– A pag.146 “Le quattro persone presenti, tre uomini e una donna, erano di nazionalità cinese”, ma a pag. 147 ne manca già una: “essendo l’uditorio formato da tre sfingi che non muovevano un muscolo…” (?)

– A pag. 171 una popolana, Immacolata, usa parole come coesa e resilienza, solo per moda diffusa?

– A pag. 176 una boiata macroscopica: “Sul foglio c’erano poche righe, trascritte con una grafia ordinata e precisa, senza errori”. Le righe risultano addirittura 35 e in corpo minore?!

– A pag. 187 una eventuale ‘degenza’ in clinica svizzera per un intervento sperimentale al midollo spinale viene definita ‘permanenza’.

– A pag. 225 una nonna “foraggia del cibo” a suo nipote: non abbiamo trovato esempi di quest’uso del pur transitivo verbo foraggiare.

…..Concludiamo con due riferimenti/plagi:
a pag. 258 la Signora/Sirena che vola in sogno sui tetti di Napoli afferma che “è come se sentissi quello che la gente si dice” (Bruno Ganz e altri angeli custodi percepiscono persino i pensieri dei loro protetti ne “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, 1987); e a pag. 259 la madre insistente che cerca di fare cadere in contraddizione il figlio: “sei sicuro? Così diceva, sei sicuro? E anche se uno si sentiva sicuro, pensava di aver fatto un errore” è diretta discendenza del dentista torturatore nazi Lawrence Olivier che trapana i denti sani al malcapitato Dustin Hoffman (ieri 85n) ne “Il maratoneta” di Schlesinger, 1976.

…..M. M.

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