L’ultimo giallo dell’autore braidese, “Rebus di mezza estate” (Venezia, maggio 2013, pp. 368), rimette in gioco alcuni dei personaggi dei suoi primi azzeccati e avvincenti lavori di fine millennio e li fa giostrare nelle Langhe, in un intreccio che questa volta forse deve qualcosa a un’idea già sfruttata da Camilleri nel suo “Gatto e Cardellino”; ma i grattacapi suscitati al lettore sono altri, purtroppo, formali e sostanziali, alcuni attribuibili all’editore poco attento a stampare, ma molti dovuti a Farinetti, cosa francamente scoraggiante, come andiamo a dettagliare qui di seguito:

– pag. 21 – malevole (?) Torino
– pag. 81 – E’ ancora in camicia da notte, senza scarpe, un accenno di rugiada. (???)
– pag. 121 – dopo tutte queste pagine viene introdotto un io che supponiamo essere l’autore, ma la cosa risulta affatto incongrua.
– pag. 151 – Hem invece di Ehm (…)
– pag. 161 e 182 – sovraporte annerite (sono maschili)
– pag. 163 – il plumbago … semina i suoi fiorellini bigi (?! ci risultano di un bell’azzurro, invece)
– pag. 177 – i delicati capunèt (sfoglie di verza) ?!? piuttosto polpette allungate avvolte in foglie di verza, dette anche pèss-coj (pesci-cavolo)
– pag. 187 – un refùso che mai ci fu dato incontrare in oltre mezzo secolo di letture: “Figli lui non è ha” (sic sic sic sic sic sic: una vergogna abissale, da bruciare il libro e l’autore in effige)
– pag. 192 – “Passano al vaglio” usato intransitivamente: ma è possibile?
– pag. 194 – si cita una ‘squadra di basket di Cuneo’… ma non è molto più importante quella di volley, sempre che ne esista una di basket?
– pag. 207 – Sommaria Perno, invece di Sommariva (!)
– pag. 209 – qualcun’altro (…)
– pag. 209 – Anni fa le era venuto l’uzzo di ripavimentare (???): l’uzzolo! Giacché l’uzzo è l’incurvamento o il rigonfiamento delle botti.
– pag. 209 – degli assi da cantiere (femminili, se sono di legno!…)
– pag. 214 – accentando la tazza di caffè (vabbè…)
– pag. 232 – Fare lo zio è il summa delle delizie (?! o la summa o il sommo…)
– pag. 258 – Magari incostudito (?! ma dove l’ha letto ?)
– pag. 277 e 296 – Da Fossano si godrebbe una spaziosa e grandiosa vista sulla valle del Tanaro… (ma proprio ai suoi piedi scorre da sempre la Stura di Demonte…)
– pag. 277 – ubertose cascine (?! i campi attorno, magari…)
– pagg. 291 e 292 – da leggere in toto per quanto sono zeppe di orrori sintattici.
– pag. 326 – fra poche ore saranno esattamente 72 ore da cui la storia è cominciata (che o quando!)
– pag. 339 – Come fosse stato Enrico solo suo. = Come se Enrico fosse stato solo suo!

Concludendo: gradiremmo che i 18 euro (circa £ 35.000) sborsati per il tomo fossero compensati da un testo scritto e curato decentemente, e non già costellato da una trentina di ‘nèi’ su 350 pagine effettive, per di più neppure corroborate da un indice, né in testa né in coda.

M. M. – Agosto 2013

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