RECAMI IMPRECISO
…..Nel 2020 Francesco Recami ci regalò la sua Commedi nera n. 4: “La cassa refrigerata” (Sellerio, Palermo, pp. 186), ambientandola nel settembre 1992, per cui certi dettagli che cita risultano anacronistici.
– A pagina 171 si parla di teli termici di conforto alle vittime di una spaventosa alluvione;
– a pag. 173 vi è un minivan della PS e a tutta prima il termine ci è parso un po’ anticipare i tempi, ma a quanto pare almeno la Chrysler ne aveva già prodotto uno nel 1983;
– nella tessa pagina compaiono i RIS, ma questo corpo di polizia si chiamò così solo dal 1998!
– Nell’ultima pag. 183 “Ugo accese la TV, un enorme schermo con un altrettanto enorme tubo catodico”, ma siamo già nel 1993.
– Appunto riguardo ai tempi dell’ultimo capitoletto, intitolato “Un anno dopo”, quindi si tratterebbe del settembre ’93, l’Autore afferma invece che c’era voluto “Più di un anno” per entrare in possesso dell’agognata eredità.
– Per quanto concerne l’ambientazione meteorologica, risulta francamente esagerata (ma forse è voluto), con “decine di tuoni e fulmini al secondo” (p. 87), e magari coi fulmini prima dei tuoni.
– E anche la turbinosa alluvione che ne consegue ci sembra eccessivo che produca intorno e dentro alla villetta teatro della vicenda “forti correnti”, come fosse l’Atlantico meridionale.
…..Concludiamo con qualche triplice ripetizione:
– Ahi, ahi, ahi
– Ah, ah, ah e anche Oh, oh, oh (pp. 58 e anche 59)
– Aiuto! Aiuto! Aiuutooo!
– Oh, oh, oh
– Ordine, ordine! Ordine qui lo dico io.
…..M. M.
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