QUEL MATTACCHIONE DI STERNE

…..Nel suo celeberrimo “La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo” (Einaudi, 1958 e 1990, pp. 600), anche il reverendo Laurence Sterne, quasi a metà strada cronologica tra il Bardo e Virginia Woolf, dà prova di prediligere la triplice ripetizione, con esiti ovviamente buffi nel suo caso.

…..Ma ne troviamo già fin dalla Prefazione di Carlo Levi, il quale, destreggiandosi tra lo Yorick scespiriano e quello sterniano, a pagina XIV cita Palazzeschi che si vuole divertire: “Tri tri tri / fru fru fru / uhì uhì uhì / ihù ihù ihù”.

…..Forniamo di seguito l’elenco di tutti i ‘triplets’ scovati nel ponderoso tomo:

iù-ù-ù (2 volte)

Aiuto! Aiuto! Aiuto!

Lo hai visto tu? E tu? E tu? Chi lo ha visto? Ma chi l’ha visto? Per amor del cielo, chi l’ha visto?

ecc. ecc. ecc. ecc. (eccedenza)

O Tristram! Tristram, Tristram!

Eh, eh, eh! Ah, ah, ah!

Povera creatura! Povero ragazzo! Povero signorino!

Didl didl, didl didl, didl didl, danng.

zring zring zring,

Didl didl, didl didl, didl didl-dong,

Ragliate, ragliate, ragliate!

ahimè! ahimè! ahimè!

Male! Male! Male! Male! (uno in più non fa male)

CALAIS, Calatium, Calusium, Calesium.

Così, questa è Parigi (…) Ah, questa è Parigi! Ohibò! Parigi!

Crac, crac – crac, crac – crac, crac.

LARI’, LARI’, LARA’.

ecc. ecc. ecc.

Scià… sciù… sciò.

Bum, bum, bum.

Bou… bou… bougre… gre… gre… // Fou… fou… fou tre… tre… tre… (Bougre foutre)

Trallalera, trallalera, trallalà

e biribin biribin biribin

e patapum patapum patapon

frufrù frufrù frufrù.

tararì, tararì, tararà

Qualcosa! Sì, qualcosa! Qualcosa,

Oh! non montatelo, non montatelo, non montatelo (l’ho detto tre volte, non è vero?)

Amen, Amen, Amen

….…. e così sia.

…..M. M.

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