Nel rivedere per l’ennesima volta il film di Ridley Scott del ’91 ci siamo accorti di un paio di incongruenze: una grave, l’altra meno.

Al momento di freddare il quasi violentatore dell’amica, la Sarandon punta la pistola all’altezza del volto dell’uomo e infatti la pallottola apparentemente lo colpisce tra gli occhi, benché la scena sia troppo rapida per giurare che qualche goccia di sangue sprizzi; però, subito dopo, il cadavere appoggiato al veicolo appare palesemente colpito al cuore, con tanto di rosa sanguigna attorno.

In un paio di momenti successivi le stesse protagoniste ricordano il fatto, e prima una poi l’altra dichiarano che il tizio è stato sparato in faccia e in testa: grossa incongruenza!

Subito dopo il fattaccio e l’inizio della fuga notturna, la Sarandon, seduta nel posto del passeggero, chiede a Thelma di accostare perché deve vomitare: scende e lo fa nei pressi della ruota posteriore destra del mezzo, poi, come se niente fosse, raggiunge il posto del guidatore, mentre intanto la Geena Davis risulta seduta convenientemente sull’altro sedile, e parte guidando lei: dopo aver appena vomitato? e senza aver chiesto all’amica di spostarsi?!

M. M.

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