“IL MISTERO DI TORINO”, di Messori e Cazzullo
IMPROPRIETA’ E OSCURITA’

 

Ci stiamo dedicando, con notevole ritardo, a questo testo a quattro mani di Messori e Cazzullo su Torino (Oscar Mondadori Best Sellers 2016, ma la prima edizione è del 2004; circa 500 pagine, 300 del primo e 200 del secondo) ed emergono, diciamo così, alcuni intoppi:

a pagina 18 Messori descrive l’enorme targa bronzea apposta sulla facciata di Palazzo Carignano che certifica il luogo di nascita di Vittorio Emanuele II e la definisce ‘festone’. E’ un ‘cartiglio’!

A pag. 146, parlando di P.A.I.S.S.A., ne definisce il nome un ‘acrostico’. Trattasi di ‘acronimo’!

A pag.159 Messori parla del quartiere ‘massonico’ Prati di Roma, che “è un trionfo di squadre e di triangoli, talvolta addirittura incrociati, così da formare l’iniziatico pentagramma”. Magari ‘pentacolo’?

A
pagina 390 e nella nota relativa di pag. 487 Cazzullo ribattezza il bandito Cavallero Giovanni, ma si sa che si chiamava Pietro, detto ‘il Piero’ o ‘Cavallerissimo’ (v. Gianmaria Volonté in ‘Banditi a Milano).

A pag. 393 Cazzullo afferma che “gli scrittori sono stati meno ispirati” da Torino dei registi. Dimenticando colpevolmente Fruttero & Lucentini, Baltaro, Farinetti, Gambarotta, Antolisei, per limitarci ai ‘giallisti’.

A pag. 461, rammentando l’impiccagione del federale di Torino “all’albero che segna l’angolo tra corso Vinzaglio e via Cernaia”, restiamo dubbiosi a che lato del corso si riferisca.

A pag. 467, nell’elencare tutta una serie di personalità illustri che facevano le vacanze in montagna in Piemonte-Valle d’Aosta, si dimentica di Giovanni Paolo II a Cogne e dintorni.

Un’oscurità famigliare di Cazzullo a pagina 476, parlando del figlioletto Francesco: “… il suo primo ricordo … legato alla città dov’erano nati lui e, pochi giorni prima, sua sorella Rossana”. Un parto travagliato evidentemente!

A pag. 478 si celebrò “nella primavera del 2003 il centenario della nascita in una Torino ignara di uno dei più grandi scienziati del secolo scorso, Nobel 1963 per la chimica, Giulio Natta”. Che però alla Garzantina ’92 risulta nato a Imperia.

M.M.

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