OPERA PRIMA PREMIATA, MA ZOPPICANTE
…..“I miei stupidi intenti” del giovane Bernardo Zannoni (Sellerio, 2021, nona edizione 2022, pp. 245) è l’autobiografia di una faina subumana piuttosto cruenta, peggio della mitica “Collina dei conigli”, e speriamo che non vogliano trarne una versione a cartoni animati: i bambini resterebbero scossi.
…..Ma ciò che ci preme stigmatizzare, come spesso con Sellerio, è la sequela di magagne presenti nel testo, alla non modica somma di oltre 30.000 lire di un tempo.
– In copertina il bellissimo ritratto intitolato “We need more weasel” di Marjolein Kramer raffigura appunto una donnola e non una faina, a meno che si accetti la generica traduzione di ‘mustelide’.
– A pagina 23 l’Autore utilizza il raro e letterario ‘sopito’ per ‘assopito’.
– A pag. 26 il protagonista Archy precipita da un albero e si ferisce: “Una fitta alla zampa destra mi impediva di procedere”, ma poche righe dopo si legge: “(…) non riuscivo a mettere peso sulla zampa sinistra”. Poi per tutto il libro si parla solo di zampa zoppa e dolorante.
– (32): “Entrammo dentro”. Pleonastico.
– (47): “guardarono in mia direzione.” (55): “lo girava in mia direzione”.
– (56): “Parlava con (?) sé, eppure decisi comunque di prendere (?) quelle parole”.
– (80): dopo un bombardamento di uova, Archy si ritrova “coperto di albumi d’uovo”, ma più oltre precisa “infreddolito dai tuorli e dall’albume”.
– (95): “lasciandomi boccheggiare”: o ‘lasciandomi boccheggiante’ o ‘facendomi boccheggiare’.
– (110): “Pensai volesse (…) uccidermi lì e ora”. (?)
– (112): “solo in estate e primavera.” … ><
– (116): “Cominciammo a zigzagare fra gli alberi, fra le piante di cespuglio”. (?)
– (119): “il fiato veloce ma zoppo”. (?)
– (124): “Non mi porsi alcuna domanda, alcun sentimento di pietà”. (?)
– (141): ‘sentì’ per ‘sentii’.
– (150): “Mi passò la zampa.” Forse ‘porse’.
– (165): “Diceva gli ricordavo l’uomo”. Manca ‘che’.
– (171): “Ora mi guardavo come un vero animale”. Mi vedevo.
– (176): “l’erba era già cominciata a crescere”. Aveva cominciato!
– (196): “poi aveva ripreso a nevicare”. Meglio ‘era’.
– (199): “le semine dell’estate scorsa”. Meglio precedente.
– (217): “prendendo ogni dettaglio del mio cambio d’umore”. Cogliendo, rilevando, assorbendo?
– (229): “- Da dove vieni e quello cos’è -, disse. I suoi ordini non mi toccavano”. Sembravano più delle domande, pur senza punto interrogativo.
…..Insomma: il promettente Zannoni dovrebbe sorvegliarsi meglio e Sellerio vigilare!
…..M. M.
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