GLI STILEMI DI MORAVIA
…..Nel 1959 uscirono “I nuovi racconti romani” (Bompiani, 550 pp.), divertenti, un po’ ripetitivi, con l’ultimo, il numero 69, che s’intitola “Il seduttore”.
…..Dopo tutti questi decenni ci stupisce soprattutto uno stilema di Moravia, “da non si dire”, che viene ripetuto diciannove volte:
– “c’era una folla da non si dire”
– “La camera era in un disordine da non si dire”
– “io ci avevo adesso una paura da non si dire”
– “questa furia mi fece venire un malumore da non si dire”
– “con una faccia tosta da non si dire”
– “dopo una scenata da non si dire”
– “lui aveva acquistato su di noi un’autorità da non si dire”
– “mi aveva messo addosso una smania da non si dire”
– “rustica da non si dire”
– “Provai un dolore da non si dire”
– “la gondola veniva giù con un fracasso da non si dire”
– “mi ha fatto una scenata da non si dire”
– “E’ tignoso … da non si dire”
– “Mi sentivo un peso sul cuore da non si dire”
– “faceva un rimbombo da non si dire”
– “Era ciafrugliona, trasandata, disordinata da non si dire” (cianfruglione = sciatto, maldestro)
– “Era la fine di settembre, con uno scirocco da non si dire”
– “eravamo di un’allegria da non si dire”
– “Intanto faceva un caldo da non si dire”.
…..Altre stranezze lessicali sono le seguenti:
– inorecchita, cioè con le orecchie pronte ad origliare;
– viso semolato, cioè con efelidi;
– entrante per insinuante;
– sformarsi per alterarsi, incavolarsi;
– preveduto per previsto;
– beneavere per benavere = stare in pace, in tranquillità;
– il procedere per il comportamento;
– senza più per senz’altro;
– involtai per avvolsi; voltata per svolta;
– beverci per berci; bevermi per bermi;
– andarla a rilevare per andarla a prendere;
…..Un refusaccio: nessun’altro.
…..Infine si contano a decine le triplici ripetizioni:
no, no, no, nulla, nulla, nulla. Via, via, via di qui, No, no, no,
voi, voi, voi. Ti amo, ti amo, ti amo. sì, sì, sì, sì, sì, sì,
Corri, corri e corri, Girate, girate, girate anche voi,
Oh Dio… oh Dio mio… oh Dio, Belle, belle, belle. prati, prati e prati,
dàgli dàgli e dàgli, Corsi, corsi e corsi, bravo, bravo, bravo.
vlan, vlan, vlan, gli schiaffi volavano. “Mia moglie che è buona buona buona, e tre volte buono vuole dire minchione,”
mangia, mangia, mangia… chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Corsi, corsi e corsi, Corri e corri e corri,
Ah, ah, ah. Corri e corri e corri, Grazie, grazie, grazie.
…..M. M.
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