IL PRIMO TESTORI
…..Riletto ancora una volta uno dei più bei racconti italiani, “Il dio di Roserio” (Einaudi, seconda ediz. 1971, pp. 166), di un Giovanni Testori appena trentenne, abbiamo annotato alcuni dettagli curiosi.
– L’Autore usa tre volte il termine ‘andarevieni’ per ‘andirivieni’.
– Vi sono alcune triplici ripetizioni: su, giù, su, giù, su, giù.
– VIGOR! VIGOR! VIGOR!
– No, no, no…
– “Pessina!”, “Pessina!”, “Pessina!”, replicata tre volte
“evviva la Vigor”, “la Vigor”, “ancamò la Vigor”,
– De per lü? – De per lü, de per lü!
– Dante! – Dante! – Dante!
…..Ricordiamo che trattasi di tematica ciclistica lombarda.
…..Testori sottolinea poi cinque volte un’emissione vocale accidentata:
– (pag. 15) – “ha incominciato a gridarcelo dietro, facendo raspare le parole nella gola.”
– (p. 22) – “continuavano a gridare come matti, allargando le bocche, e facendo raspare la voce nella gola.”
– (p. 38) – “come se la voce gli venisse fuori da una gola di ferro.”
– (p. 91) – “aveva gridato così, come se la voce uscisse, scarpandogli la gola.”
– (p. 135) – “gridò ancora, facendo uscire a fatica le parole dalla gola.”
…..Concludiamo con una stranezza: a pagina 101 si legge “Tuttosport”, ma a pag. 104 “Tutto-Sport”;
– nel Gettone originale del 1954 si leggeva “Tutto-Sport” (ma andando a capo) e “Tutto-Sport”;
– nelle Opere I Bompiani 1996: “Tutto-sport” (con l’a capo!) e “Tuttosport”.
…..M. M.
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