CONTROVERSO CÉLINE
…..A sessant’anni dalla morte, che avvenne lo stesso giorno in cui lo dichiarò concluso (primo luglio ’61), abbiamo affrontato e portato a termine “Rigodon” (i Garzanti, 1974, 272 p., 1200 £, traduzione di Ginevra Bompiani, con moltissimi refusi), l’ultima parte della peregrinazione di Céline, moglie e gatto Bébert nella Germania sconquassata del ’44/’45, nel tentativo di salvarsi la grisba da questi e da quelli.
…..Orbene, superati i primi indigesti capitoletti, zeppi di invettive contro giornalisti, intervistatori ed editori, l’avventura ha inizio e noi abbiamo annotato in testa a tutto, a matita: “Le prime 45 pagine si possono saltare”.
…..Nel frattempo, al mercatino del libro ritrovato di novembre ’21, reperiamo ma non acquistiamo “Bagatelle per un massacro – Barricata individuale” (edizioni Corbaccio, 1938, 100 euro, traduzione di Alexis Alexis), buttiamo un occhio dentro e in testa alla prima pagina qualcuno, forse ottant’anni fa, aveva scritto a matita: “Si possono saltare le prime 45 pagine”!
…..Quindi i casi sono tre: o i libri di Céline sono tutti così, o abbiamo avuto almeno un alter ego, o pratichiamo qualche forma di mesmerismo.
…..Dopodiché, in una bancarella di via Po, per 10 euro, abbiamo trovato e comprato “Nord” (Einaudi, 1975, pp. 420), la parte di odissea teutonica precedente a “Rigodon”, dove in quarta di copertina l’Editore si lascia andare a una celebrazione del proprio traduttore: “La splendida versione di Giuseppe Guglielmi ha saputo reinventare lo stile ‘basso’ e ribollente di Céline”.
…..Ci tocca dissentire dal termine ‘splendida’, visto che fin dalla prima pagina di testo, la numero 3, il suddetto sbaglia a tradurre una tipica forma francese e così la frase resta a mezzo: “gli piacciono e comprano solo che gli autori che piacciono a loro”… O ‘non comprano altro che gli autori che’ o ‘comprano solo gli autori che’.
…..I numerosissimi ’sto, ’sta, ’sti e ’ste, dimostrativi abbreviati, sono scritti senza apostrofo, per cui la lettura s’inceppa, su sto e su sta, perché ci si aspetta che siano voci del verbo stare!
…..Come già nella traduzione di Ginevra Bompiani, vengono soppressi sistematicamente i non, perché l’Autore nell’originale avrà negato soltanto coi pas, ma in italiano due negazioni non affermano e quindi, a metterne solo una o nessuna, la frase risulta o comunque suona affermativa! (Es.: “Lo sento più…”).
…..Inoltre Guglielmi ha scelto a volte di negare alla lombarda: “Smuoviti! Aspetta no!” (pag. 40) “Lo senti no il cannone, stronzo?” (pag. 156).
…..Infine l’hotel Steinbock è sempre preceduto da il, al, dal, del (invece di lo, allo, dallo, dello) e ‘aller chercher’ viene tradotto ‘andare a cercare’, invece di ‘andare a prendere’.
…..M. M.
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