UN CÉLINE SCOPPIETTANTE

…..Nell’aprile del 1944 Céline assistette a un bombardamento alleato su Parigi e dieci anni dopo pubblicò “Normance” (poi tascabile folio 1978, 465 pp.), dove si sbizzarrì a descrivere per centinaia di pagine gli effetti delle esplosioni e degli incendi, usando un linguaggio appropriatamente scoppiettante, ricco di suoni onomatopeici, tipo braoum! broum! bzimm! bzamm! Dzim! Vouaf! vrrrrroum! ‘tcétéra’… e una sequela di termini anche inventati o adattati, di difficile traduzione, oppure tecnici ma ripetuti alla nausea, come anche i punti esclamativi (15mila mal contati) e i puntini di sospensione (circa 15000 x 3 = 45000…).

…..Le fortezze volanti le chiama avions, aravions, taratavions, che sganciano shrapnels, phosphores, mélinites, producendo flammèches, panaches ed éclaboussures (faville, pennacchi, schizzi), riducendo edifici e quartieri ‘en torche’.

…..Le imprecazioni più frequenti, a parte un meraviglioso ‘saperlipopette’ (perdindirindina) a pag. 35, sono flûte (accidempoli, merda) e zut (merda); ma a pag. 143 compaiono di seguito: “flûte! bugle! zut!”, e a pag. 172 nell’ordine: “zut! flûte! bugle!”, per cui immaginiamo significhino: “merda! merda! merda!”, benché bugle sia il flicorno (ricordiamo che bugle in inglese è tromba).

…..Citando alla rinfusa le parole su cui insiste l’affabulazione dell’Autore, l’elenco va da gnognotte (bazzecola), a chichi (smanceria), passando per quiqui (gargarozzo, pomo d’Adamo) e carabosse (brutta vecchiaccia, carcassa).

…..E poi ancora: bosco (nocchiero, nostromo); dunette (casseretto); en gondole; tronc o tronche (faccia); tronc-la-gondole (?); louvoyer (bordeggiare, destreggiarsi, barcamenarsi); polker (roteare come ballando la polka); cul-de-jatte (culona, chiattona, ma anche persona senza gambe); picrate (vino rosso di cattiva qualità); môme (monella); clebs (cane); séisme (sisma); cymbales (cembali); trouille (fifa, strizza); crevasse (crepa); vulnéraire (vulnerario, cicatrizzante) bignolle (portinaia); olibriûûs (originale, stravagante; e ancor più con due u accentate acute, mai viste…).

…..A pag. 199, coniando un tremendo neologismo, si autodefinisce “hiroschimiesque” della provocazione, e in effetti…

…..M. M.

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