“OPERAZIONE PORTOFINO” CON QUALCHE INTOPPO

Roberto Centazzo ha pubblicato nel 2017 presso TEA e nel 2018 per GEDI nella collana Passione Noir n. 25 (pagg. 235) questo poliziesco d’ambientazione ligure, ringraziando abbondantemente moglie, cognata e altre due signore “per le riletture… e per il certosino impegno nello scovare refusi”, che ovviamente non è bastato!

A pagina 45 il sessantenne Pammattone dichiara che “Settembre… Quando era ancora un bambino… segnava il finire dell’estate e l’inizio della scuola”. Falso: essendo come noi nato nel ’56 e avendo dunque fatto le elementari negli anni ’60, il primo giorno di scuola storicamente era il Primo Ottobre, San Remigio, da cui il soprannome di ‘Remigini’!

A pag. 105 lo stesso si lamenta della Genova-Ventimiglia: “Poi c’era l’autostrada, la più cara d’Italia…” Di nuovo falso: è notorio che la più cara è da sempre la Torino-Aosta, poi la Torino-Bardonecchia; quella dei Fiori classificandosi soltanto al quinto posto, ma per un ligure, si sa…

A pag. 108 il solito protagonista dà “uno sguardo alla Maserati posteggiata nel punto esatto in cui si trovava quella sottratta al dottor Valsecchi”, che era invece una Ferrari, come segnalato in tutto il resto del testo.

A pag. 115 si scivola su una stranezza: “… le inquietudini le lasciava dietro di sé, come una scia di sudore appiccicata all’asfalto”. Ne abbiamo viste spesso sul linoleum o sul parquet dei campi di volley, ma sull’asfalto?!

Infine a pag. 139 si segnala un ‘fotosegnalamento’, che forse era una ‘fotosegnalazione’, e infatti il correttore automatico sottolinea in rosso il primo e non il secondo termine.

M. M.

***

 

CONDIVIDI