STRANEZZE DI DESSI’

…..Strano che nel 1972, nel suo capolavoro “Paese d’ombre” (Mondadori, 350 pp.), l’Autore cagliaritano insistesse, forse perché le vicende sono ambientate tra il 1870 e la Grande Guerra, a usare su la, su le, su l’orlo, su l’Accademia, ecc.
Oltre a una serie di termini bizzarri come: secondare per assecondare; sgrigliolare per scricchiolare; sfrascare per ‘uscire dalle frasche’ (di volatili); si attentasse per osasse/ardisse; di scancìo per di sbieco/sghembo/sguincio; scrimolo per orlo/bordo del tetto; piuolo, tovagliuolo, spagnuola; fondita (?) per fonditura/fusione…
Ma è nella cronologia delle varie fasi del romanzo che lascia a volte interdetti il trascorrere degli anni, a scapito della vita dei personaggi:

– a pagina 121 si direbbe che siamo nel 1871, per via dell’avvenuto “trasferimento della capitale da Firenze alla Città eterna”; ma a pag. 217, dopo la morte di Valentina avvenuta nel settembre dell’anno dopo, Dessì annuncia che “Le prime voci sfavorevoli (sul fallimento di due banche sarde) si diffusero nel febbraio del 1887”, per cui i conti non tornano…

– A pag. 246 dovremmo essere nel 1875, perché “Valentina era morta tre anni prima”; ma a pag. 278, stesso frangente, si parla già della sconfitta di Dogali (26.1.887)… E infatti, a pag. 297, “Maria Cristina (figlia subito orfana di Valentina) era ormai una ragazza di quindici anni”. (1887-15 = 1872)

– Nella successiva Quarta Parte la storia subisce ulteriori brusche accelerazioni: a pag. 306 vengono citate le giornate di Milano del ’98 e a pag. 308 siamo certamente “nella tarda mattinata di quel settembre 1904”; dopodiché si parla del fidanzamento e del matrimonio della figlia Maria Cristina: resta perciò il dubbio se siano avvenuti nello stesso anno, con la sposa già 32enne.

– A pag. 267 forse un anacronismo, quando si parla di un’iniezione di morfina alla vecchia madre malata: “Udì il noto rumore del collo della fialetta segato e poi spezzato”, ma siamo verso fine anni ’70 dell’800… Le prime fialette con doppia punta dal collo stretto furono inventate nel 1894 e quelle con una sola estremità ‘seghettabile’ e spezzabile sono del 1930.

– Ultima annotazione a pag. 334 > l’Autore si intrude in prima persona e scrive: “Oggi, quasi un secolo dopo (…)”, ma 1970/71 – 95 = 1875 circa, mentre la vicenda è ormai giunta verso il 1910!

…..M. M.

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