ELEONORA MARANGONI MINUZIOSA E IMPRECISA
…..Non si capisce come un’appassionata di Parigi, colta, pimpante, fin troppo minuziosa nelle note sito-bibliografiche a fine volume, nella sua accattivante guida sentimentale “Paris, s’il vous plaît” (Einaudi, mag 2022, 200 pp.) commetta delle imprecisioni tanto pacchiane:
– a pagina 48 si legge che Rue de Rivoli “Inizia a est de place de la Concorde e se ne va dritta verso ovest fino al Marais”. Consultando una qualsiasi cartina della Ville Lumière appare subito ovvio che il suo tracciato, dalla Concorde al Marais, è verso est-sud est!
– A pag. 53 viene descritta la Tour Saint-Jacques: “questa torre cinquecentesca (…) una costruzione imponente, millenaria, capolavoro del gotico flamboyant”. (?!) Ma come fa a essere costruita tra il 1508 e il 1523 ed essere nel contempo millenaria?
– A pag. 83 “Qui è là, svolazzano piccioni spelacchiati”. Saranno stati magari ‘spennacchiati’!
– (112): “227 concorrenti si fronteggiarono per vedere chi fosse il più veloce a scalare la Tour Eiffel”. Sfidarono!
– (118): un’insalata di tempi verbali non proprio conseguenti: “Tre anni fa mi ero organizzata (…) Sono arrivata. (…) Ho passato un paio di settimane (…) e quando finalmente avevo (?!) un tavolo (…) /e/ pensavo di aver risolto (…) sono iniziati i lavori delle parti comuni”. Da matita rossa e blu!
– (146): “l’etimologia più antica del verbo flâner, che nel normanno del XIX secolo significava, appunto, ‘perdere tempo’” (?!) Il Petit Robert lo fa risalire alla Normandia del 1645; XVII secolo!
– (154): “il tavolo è anche scrivania per pranzare” (?)
– (167/8): “la suoneria (…) Suonava quando mi svegliavo, sceglievo cosa mettere…”. Mettermi (addosso).
…..Segnaliamo ancora che il libro è affine ad “Avremo sempre Parigi” (Rizzoli, 2016) di Serena Dandini, del quale già scrivemmo in questa rubrica.
…..M. M.
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