Siamo alle prese con “i romanzi brevi di Rex Stout – Nero Wolfe”, usciti mensilmente dal 1983 nella bella veste dei tascabili Mondatori, illeggiadriti da lussureggianti disegni di orchidee in copertina, al prezzo di 3500 £ dell’epoca.

Veniamo subito alle puntuali pedisseque ripetizioni presenti nei testi, alcune geniali, altre francamente noiose:

1) i personaggi implicati nel crimine devono sempre confluire, volenti o recalcitranti, nello studio del colossale detective, per subire la sua ricostruzione dei fatti e l’incriminazione di uno di loro, di solito il più insospettato;

2) abbastanza spesso i due primi attori sequestrano-proteggono il principale indiziato nella casa di Wolfe, per sottrarlo a spiacevoli inconvenienti polizieschi e provarne l’innocenza;

3) il povero ispettore Cramer e i suoi scagnozzi risultano sempre ineluttabilmente gabbati;

4) il prestante Archie Goodwin, voce narrante e vero protagonista dei gialli, si autodipinge come smaliziato e ironico ‘tombeur de femmes’, ma un po’ per le situazioni, un po’ per la latente o patente omosessualità imperante nella vecchia casa di arenaria della Trentacinquesima Strada Ovest (quattro uomini che vivono soli: un cuoco, un balio d’orchidee, un pachidermico misogino e ipocondriaco, e il suo braccio destro tuttofare), il Nostro finisce per non concludere mai, neppure con le più belle, affascinanti e a volte disponibili donzelle;

5) il buffo e frequentissimo metodo, adottato da Goodwin e da altri, di inserire un piede per non lasciar chiudere le porte, o anche, dall’interno, per non lasciarle spalancare (oltre all’uso continuo della catena/paletto/catenaccio): anche qui, lampante simbolo di penetrazioni accennate, ma non fruite.

6) Sarà per la primavera iperfloreale scattata in questi giorni, ma ci siamo accorti (e chiediamo venia se non saremo stati i primi) che Nero Wolfe ha un paio di onomanzie anagrammatiche piuttosto illuminanti: ON FLOWER, che si attaglia benissimo al grande e grosso orchideofilo, ma anche NO FLOWER, che lo farebbe impazzire! Pure l’Autore REX STOUT è oscuramente anagrammabile: TROUT SEX = il sesso della trota: mah…

M. M.

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