GL’INTOPPI DI DE GIOVANNI
…..Nel recentissimo “Un volo per Sara” (neroRizzoli, mag 2022, pp. 270), che prosegue la saga della Mora e della Bionda, l’Autore ambienta la vicenda a novembre 2020 (Flavia/Fulvia è nata il 15 febbraio 1956 e si specifica che ha 64 anni), ma non vi è traccia né impaccio di mascherine, tamponi e via dicendo; però gl’intoppi li crea lui con l’uso di termini e la formulazione di frasi alquanto sorprendenti.
– A pag. 79 vi è un ometto che “Sapeva di essersi anticipato inutilmente”. Insomma: era arrivato in anticipo a un appuntamento.
– A pag. 92 un’esagerazione del Nostro: “(…) la luce gialla dei lampioni conferiva a entrambi un colore malsano e rendeva le loro orbite dei pozzi neri” (?!)
– (96): “Era la triste marcatura di un cartellino”. Timbratura.
– (102): “(…) le ipotesi di recupero di cadaveri e scatola nera erano pressoché nulle”. Probabilità.
– (102): “(…) le procedure di controllo alla partenza erano state espletate con regolarità”. Efficienza, perizia, professionalità.
– (103): “(…) ma non c’era alcun indizio che portasse all’eventualità di un atto doloso”. All’ipotesi.
– (133): l’unico Dài esortativo con l’accento grave di tutto il libro! Gli altri li abbiamo messi noi a matita, come sempre.
– (248): “in una mattina d’inverno come quella…”. Però siamo ancora a novembre.
…..La chicca di De Giovanni a pag. 252: “La notte di novembre lasciava il posto alla prima luce, le nuvole si muovevano veloci e nere, in attesa di fermarsi e scaricare di nuovo la pioggia caduta durante il buio”. La stessa pioggia cadrebbe di nuovo?
…..M. M.
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