CI RISIAMO, MANZINI…
…..“Vecchie conoscenze” (Sellerio, giugno 2021, 410 pp.) di Antonio Manzini, oltre all’ultimo, forse, capitolo della saga di Rocco Schiavone, contiene la solita serie di errori che francamente non riusciamo a spiegarci, dato il successo dell’Autore.
– A pagina 37 si trova “un chiostro interno” di una palazzina Art Nouveau ad Aosta, che forse è solo un ‘cortile’.
– (67): “Indice e anulare hanno vecchie macchie di inchiostro”. Perché non (pollice), indice e medio?
– (87): “Mi pare l’anno scorso, a dicembre… Dopo Capodanno.” (?)
…..Bisticcio involontario a pag. 90: “(…) regnava un silenzio irreale.” Monarchico o antimonarchico?
…..Erroraccio lessicale e grammaticale a pag. 113: “Allora diffrangi i tuoi interessi”. Diffrangere è solo intransitivo pronominale e significa “subire il fenomeno della diffrazione” !
– (130, 320, 367): qualcuno ‘sputa’ il fumo della sigaretta in alto, verso il soffitto…
– (161): “Rocco aprì un filo di finestrino per spannare l’auto”. Spannare significa togliere la panna dal burro, o magari misurare a spanne?
– (173): ‘dedicato’ per ‘destinato’ (uno studio per dipingere).
– (230): Eaton per Eton.
– (270 e 276): “C’è un hotel poco dopo il confine”, ma poi: “L’hotel è sulla sinistra, un chilometro prima della dogana”.
– (271): ‘baby-sitter’ per ‘dog-sitter’, ma forse è ironico.
– (338): “Però sovviene una domanda”. Magari ‘sorge’, a meno che sia proprio ‘soccorre’.
– (346): “(…) sul mio quotidiano servizi a tre colonne ai deficienti” … sui.
– (378): ‘acutizzato’ per ‘acuito’, ma è vizio diffuso ormai.
…..M. M.
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