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La resilienza


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RESILIENZA
è un termine di moda che sta vivendo anni di grande popolarità su tutti i media. Partendo da quali sono i suoi significati che troviamo sui dizionari e osservando meglio quello psicologico, proviamo a fare qualche ipotesi sul perché di questo fenomeno. Per iniziare…

…ecco la definizione dal vocabolario Treccani

…..RESILIENZA [s. f. – der. di resiliente].  
1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto, il cui inverso è l’indice di fragilità.
2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale.
3. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, recuperando l’equilibrio psicologico attraverso la mobilitazione delle risorse interiori e la riorganizzazione in chiave positiva della struttura della personalità. La teoria della plasticità psichica cui il termine fa riferimento, è stata compiutamente esposta da Cyrulnik nel saggio Un merveilleux malheur (1999; trad. it. 2000).

…..Perciò il termine ‘resilienza’, così come l’aggettivo ‘resiliente’, giravano già dal Settecento, in Italia, e i loro primi significati, recuperati dal latino resiliens, participio passato di resilire (‘saltare indietro’), si avvicinavano alla qualità di ciò che rimbalza, di ciò che reagisce. Questi significati sono stati raccolti in fisica, in particolare dal lessico delle scienze dei materiali, che hanno fatto di questo ‘saltare indietro’ la capacità di un materiale di resistere a urti assorbendone l’energia attraverso una defomazione elastica (banalmente, si può pensare al tappeto elastico), poi restituendola e tornando alle condizioni originali.
…..Una caratteristica del genere è suggestiva, fascinosa e immediata: un suo uso figurato è alla portata di tutti. Ma, prima dei giorni, non si era affermato mai. Così, accanto ai materiali da costruzione resilienti e ai tessuti resilienti che si tirano e non si sformano né strappano, si è seduta la resilienza quale capacità psicologica di reagire a un trauma.
…..L’urto morale si sente eccome, ci impressiona, ci deforma, ma con spirito e adattabilità la persona resiliente ne fa trampolino per riprendersi come e meglio di prima.
…..Facciamo l’esempio che ci colpisce ed emoziona forse più di ogni altro: le grandi storie di atleti paralimpici. All’ispirazione che l’atleta sempre ci accende sulle virtù di costanza, caparbietà, entusiasmo, passione e via e via, aggiungono l’esempio della resilienza

…..Ci sono analisi molto approfondite, capillari e circostanziate sul modo e sui percorsi che hanno portato il termine ‘resilienza’ ad affermarsi. Ma c’è una riflessione, forse poco accademica ma sicuramente poco battuta, che possiamo avanzare circa questo successo.
…..Non accade spesso che nel nostro panorama linguistico si accenda il nome di una nuova virtù fresca, pulita, di zecca. Si parla da millenni delle solite virtù, anzi i nomi di tante virtù sono diventati obsoleti e andati perduti (chi parla più di eutrapelia o di parresia? Eppure sono grandi virtù). Ma anche le virtù ricrescono nuove, e oggi sui social network, sui siti più disparati e a stormo su ogni media si parla di resilienza perché è una parola importante, perché vogliamo essere resilienti: è stato dato un nuovo nome a una virtù, a una virtù che spira con forza, tutta riscatto, tutta rilancio; una virtù che vogliamo per noi e per gli altri, ed è un nome che è piaciuto. Non si può dire se, e in che misura, il successo, la popolarità di questa parola perdurerà; ma di certo la già conosciuta resilienza è cambiata per sempre.

…..(Da Fanpage.it – Cultura – Giorgio Moretti)

…..Eppure, già in tempi non sospetti, il concetto di resilienza era ben noto ai pensatori, e ancora meglio reso dai tanti aforisti che così hanno narrato (in berve!) il loro sentire circa l’umana volontà di non piegarsi mai alla resa, incondizionata o condizionata che sia. Qualche esempio? Eccolo: 

– La “resilienza” appartiene a chi traccia strade dove c’erano ostacoli,
a chi camuffa una caduta con un magnifico volo,
a chi sa che qualcosa sta nascendo, proprio lì,
sotto quel sasso arido e sterile che tutti ignorano.
(Fabrizio Caramagna)

– Una buona metà dell’arte di vivere è resilienza.
(Alain de Botton)

– Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo.
(Albert Einstein)

– Chi ha un perché abbastanza forte, può superare qualsiasi come.
(Friedrich Nietzsche)

– La resilienza, che permette di tornare a vivere, associa la sofferenza al piacere di trionfare.
(Boris Cyrulnik)

– La resilienza, come la ruota di un carro, richiede una forza di base e un disprezzo per la gravità.
(Amy Koppelman)

– La resilienza non è fissità, ma movimento dialettico. Resilienza significa saltare indietro in modo da prendere la rincorsa e, di slancio, superare l’ostacolo.
(Francesco Botturi)

– Il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti là dove sono stati spezzati.
(Ernest Hemingway)

– Perdere con classe e vincere osando, perché il mondo è di chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante.
(Charlie Chaplin)

– Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio.
(Denis Diderot)

– Potrebbe essere necessario combattere una battaglia più di una volta per vincerla.
(Margaret Thatcher)

– Impegno costante ed errori frequenti sono il trampolino di lancio dei geni.
(Elbert Hubbard)

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