Succede che le parole non sono importanti solo per il regno animale, ma anche per quello vegetale.
Spesso, chi ha il pollice verde, dichiara di parlare con regolarità alle proprie piante; in Messico, poi, vive un tal Don José Carmen Garcia Martinez capace di far crescere centocinquanta tonnellate di cipolle per ettaro, bietole dalle foglie lunghe un metro e mezzo, cavoli dal peso di quarantacinque chili, il tutto grazie a un dialogo quotidiano e amorevole. Ecco, questa è la chiave di tutto, o il vero fertilizzante (naturale, ovvio): l’amore.
In Arabia Saudita, l’Ikea ha portato avanti un progetto per sensibilizzare i ragazzi sul delicato tema del bullismo: in una scuola media sono state sistemate, all’interno di differenti teche di vetro, due piante identiche, agli studenti è stato chiesto di rivolgersi a una di loro in modo gentile e riservare all’altro un tono sgarbato, il tutto per trenta giorni. Il risultato è stato sorprendente: la pianta presa di mira dagli adolescenti è miseramente appassita, mentre l’altra è cresciuta rigogliosa.
L’Italia ama importare idee straniere: mai come in questo caso sarebbe utile lo facesse, vedi mai che trovi terreno fertile tra i giovani virgulti nostrani e il bullismo smetta di attecchire con questa pericolosa facilità.

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