Succede che siamo un po’ tutti alle prese con le recite natalizie: chi per ovvi motivi genitoriali e chi perché vorrebbe solo che le feste passassero in fretta ma non può confessarlo; se quest’ultimi sono giustificati da un’interpretazione poco convincente nel cinepanettone “A natale siamo tutti buoni”, per i primi non ci sono scuse che tengano, dovrebbero essere nella parte a prescindere: anche al più insensibile dei padri e alla più esigente delle madri si allarga il cuore al solo pensiero della recita del figlio; in quelle palestre adibite a teatro l’aria è talmente satura di commozione e buonismo che si diventa buoni per osmosi.
Ma quando mai! Basta vedere quanto accaduto a Bitonto, dove due mamme se le sono date di santa ragione per accaparrarsi i posti migliori prima dell’inizio della recita natalizia: pare che dopo un acceso scambio d’insulti abbiamo preferito passare immediatamente ai fatti e che non si siano risparmiate, tanto che testimoni raccontano della difficoltà nel separarle e riportarle alla ragione. Se è stato scongiurato l’intervento dei carabinieri, non si può dire altrettanto di quello dei paramedici, considerato che una mamma incinta ha accusato un malore ed è stata chiamata l’ambulanza.
Morale della favola: recita annullata.Una nota canzone per bambini ripresa da uno spot di panettoni afferma che a natale puoi fare quello che non puoi fare mai: ecco, forse, le protagoniste di questa storia l’hanno presa un po’ troppo alla lettera.

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