Succede che, quando c’è di mezzo la politica, le cose si fanno complicate, terribilmente serie, persino la musica perde il suo scopo ludico e diventa affare di Stato.
Nel corso dei secoli la storia ci ha raccontato numerosi casi di censure a danno di opere liriche, ma suscita clamore e ilarità che a essere bandito dal palcoscenico sia l’ugola di Albano Carrisi.
Ebbene sì, il ministero della cultura di Kiev lo ha inserito nella lista nera, anzi, nerissima: è una minaccia per la sicurezza nazionale, così come altre centoquarantasei persone. Il diretto interessato si è dichiarato incredulo, ma determinato a risolvere la questione anche per vie legali, definendosi un uomo che canta della pace e crede nella pace, il che può apparire un ossimoro, ma non sottilizziamo.
Come andrà a finire non è dato sapere, ma pare evidente che il collega Bennato si sbagliava: non solo solo canzonette, proprio no!
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