Succede che quando si parla di Trump c’è poco da stare allegri. Ogni volta che apre bocca il resto del mondo deve buttare giù quello che dice con lo stesso entusiasmo con cui si prende una medicina amara.
A proposito di medicina, alla Casa bianca hanno pensato bene di mettere al bando sette parole: in tutti i documenti ufficiali sulla sanità non dovranno comparire più termini come feto, transgender, diversità, diritto, vulnerabile, basato sulla scienza, supportato da prove scientifiche.
Ad Atlanta, quando la funzionaria del ministero della sanità Allison Kell ha letto la circolare di Washington durante una riunione delle agenzie del sistema sanitario americano, visto l’approssimarsi del Natale, tutti hanno pensato fosse uno scherzo degno del Grinch, il personaggio nato dalla penna del Dr. Seuss, e la povera “ambasciatrice” ha faticato non poco a convincerli che stava parlando maledettamente sul serio.
C’è di che piangere, in effetti, se non fosse che fa ridere prendendo atto che il non ammissibile  “basato sulla scienza” verrà sostituto da “basato sulla scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità”.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: Kim Jong-un ne ha ancora di strada da fare per essere divertente quanto quel buffone di Trump.

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