Succede che in Italia si assiste a un preoccupante spopolamento delle aule scolastiche.
E’ stato stimato che nel 2020 mancheranno all’appello qualcosa come settantamila studenti. Colpa del calo demografico, sottolineano dal Miur, ma certo è che nel corso degli anni la scuola ha smarrito la sua vocazione educativa e trovare studenti motivati è una vera impresa.
Si dovrebbe prendere esempio dai cinesi! Loro sì che sanno come ottenere l’attenzione degli studenti: basta mettergli in testa una fascia dotata di sensori che leggono le onde cerebrali e il gioco è fatto. L’insegnante può visionare i dati su una lavagna elettronica e capire chi di loro stia seguendo la lezione con la dovuta concentrazione.
Questo scanner elettronico è stato adottato per primo da una scuola sperimentale elementare di Hangzhou , ma le richieste da parti di altri istituti sono già più di ventimila. Un liceo della stessa regione, invece, han introdotto nelle classi delle videocamere di riconoscimento facciale in grado di valutare l’espressione degli allievi e trasformarla in emoji.
Tempi duri per i sognatori ad occhi aperti, non c’è che dire. Del resto, la scuola è una cosa seria: meglio che se lo mettano in testa fin da piccoli.

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