Succede che non c’è più religione. O, forse ce n’è troppa!
Per l’amor di Dio, un tempo, sulla corsia d’emergenza delle autostrade si vedevano solo auto in panne e autisti con il giubbotto catarifrangente che pregavano arrivasse presto il carro attrezzi, adesso, invece, può capitare di vederli pregare sul serio, gli sventurati, inginocchiati in direzione della Mecca, proprio come quell’automobilista italiano, convertito all’Islam che, rimasto a piedi a ridosso dell’orario di preghiera, ha approfittato della careggiata per rivolgersi ad Allah. Raggiunto dalla polizia stradale, è stato multato.
Dove andremo a finire di questo passo? Speriamo solo da un concessionario migliore.

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