FINLANDIA, la terra dei mille laghi e dei mille aforisti
“POETI E AFORISTI IN FINLANDIA”
Giunta alla quinta ristampa la fortunata iniziativa editoriale
A cura di Fabrizio Caramagna e Gilberto Gavioli
Traduzioni di Antonio Parente e Laura Casati
Nota di Paula Loikala
(Edizioni del Foglio Clandestino, 2012)
…..Nel 1835, sull’onda del movimento romantico diffusosi nell’intera Europa, la pubblicazione del poema nazionale Kalevala, ampio – quanto frammentario – ciclo di leggende e canti popolari, rivelò al mondo una straordinaria epopea sull’orlo dell’oblio, segnando insieme l’inatteso battesimo della letteratura finlandese: fino ad allora, infatti, le lingue letterarie del Paese erano state prima il latino, poi quella (indo-europea) dei dominatori svedesi – e appunto in svedese scriveva quello che a buon diritto viene considerato il poeta nazionale, Johan Ludvig Runeberg (1804-1877).
…..La saga kalevaliana era stata raccolta dal medico, cultore e appassionato di poesia, Elias Lönrott (ribattezzato l’Omero finnico), che aveva ascoltato i racconti dalla viva voce di rapsodi e cantastorie ultimi depositari di una secolare tradizione orale e li aveva trascritti, ricollegandoli l’uno all’altro con gusto e istinto sicuri, nel corso di lunghi vagabondaggi per le plaghe semidesertiche e i villaggi sperduti della natia Finlandia.
…..Si doveva però aspettare fino al 1870 perché uscisse il primo romanzo in lingua finnica: Sette fratelli di Aleksis Kivi (1834-1872), peraltro accolto tiepidamente dalla critica locale.
…..Dopo questi tardivi esordî, la letteratura finlandese si è messa, nel volgere di pochi decenni, al passo con quelle delle altre maggiori nazioni e nel tempo ha espresso poeti, drammaturghi e novellieri di spessore europeo.
…..Nel 1939, ad esempio, è stato conferito per la prima (e finora unica) volta il premio Nobel per la letteratura a uno scrittore finlandese, Frans Eemil Sillanpää (1888-1964), mentre del 1954 è il capolavoro “Il milite ignoto” (o Il soldato sconosciuto), romanzo di Väinö Linna (1920-1992), tradotto poi in italiano col titolo Croci in Carelia.
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…..La letteratura del Paese nordico resta tuttavia, oggi ancora, poco conosciuta in Italia. Tanto più la pubblicazione di “Poeti e aforisti in Finlandia”, per la traduzione di Antonio Parente e Laura Casati e la curatela di Fabrizio Caramagna e Gilberto Gavioli, corredata di testo originale in lingua finnica (Edizioni del Foglio Clandestino, 2012), è venuta a colmare una vistosa lacuna; il progetto editoriale è stato realizzato, non a caso, col prezioso patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia ed è approdato ormai alla quinta ristampa.
…..La sezione aforistica è curata da Fabrizio Caramagna, uno dei massimi studiosi del genere in Italia, il quale si è fatto in passato promotore di altre notevolissime, analoghe iniziative (solo commercialmente meno fortunate): la straordinaria antologia Afocalypse – Antologia dell’aforisma serbo contemporaneo [della quale avevamo già avuto modo di parlare: una testimonianza dall’inferno della guerra nella ex-Jugoslavia. ‘Afocalypse’, (Genesi Editrice | Scenario (inscenaonlineteam.net)], la Antologia dell’aforisma romeno contemporaneo e, per finire, L’aforisma in Spagna – Tredici scrittori di aforismi contemporanei, tutte per i tipi di Genesi Editrice.
…..L’aforisma è un genere letterario che, caso raro, gode in Finlandia di un’eccezionale considerazione, contrariamente a quanto avviene nella grande maggioranza degli altri Paesi, nei quali è sistematicamente misconosciuto o, peggio, relegato nel ruolo di disciplina minore, ai margini estremi dell’universo letterario. Con riferimento a questa tenace incomprensione, lo stesso Caramagna cita, nella sua bella introduzione, una calzante quanto amara massima dello scrittore ceco Jan Sobotka: “L’aforisma è un genere che fa risparmiare non solo carta, ma anche lettori”.
…..La Finlandia è, viceversa, l’unico Paese in Europa, e probabilmente nel mondo, nel quale sia stata istituita una ‘giornata nazionale dell’aforisma’ (‘Suomen aforismipäivä’, con ricorrenza il 18 luglio, data di fondazione) e il genere letterario venga attivamente promosso nelle scuole.
…..Quali dunque i motivi di questa felice – e un po’ sorprendente – eccezione? Sami Feirig (1963), studioso dell’aforisma ed egli stesso cultore della forma breve, nonché presidente dell’Associazione Aforistica Finlandese, sottolinea come i finlandesi, abitanti della mitica “Ultima Thule”, sull’estremo lembo del mondo conosciuto, siano da sempre – al pari di altri popoli che si trovano ad affrontare quotidianamente i rigori e le asperità di una natura ingrata – persone solitarie e laconiche, con l’innata inclinazione ad esprimere un numero ristretto di concetti essenziali nel minor numero di parole.
…..Altre caratteristiche inconsuete del movimento aforistico finlandese sono la folta presenza di giovani (quasi sempre, altrove, il genere è praticato da scrittori in età più o meno avanzata, comunque colti nell’atto di tirare le somme dell’esperienza di una lunga vita) e di figure femminili – laddove l’aforisma ha, in genere, una lunga, inveterata tradizione misogina, che solo ultimamente le donne stanno riuscendo a spezzare (in Italia si ricorderanno, con attinenza al Novecento, almeno i nomi di Lalla Romano, Maria Luisa Spaziani e Alda Merini).
…..La rassegna aforistica compresa nella pubblicazione (pagg. 159-225) non pretende certo di illustrare in modo esauriente un fenomeno vitale e complesso qual è l’aforisma finlandese contemporaneo; ne offre tuttavia una sintesi mirata e illuminante, centrata su sette autori provenienti da quella che a buon diritto potrà essere definita, come fa appunto Fabrizio Caramagna in apertura di volume, la ‘terra dei mille laghi e dei mille aforisti’.
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– Helena Anhava (1925), poetessa e traduttrice, nonché scrittrice di aforismi, contesta nei suoi aforismi, senza rinunciare ad accenti polemici, le tesi egemoni nel mondo di oggi, tanto corrive quanto acriticamente accolte:
…..“La vita: un’evasione dal ruolo assegnato.”
…..“Stimoli e ancora stimoli. Il bambino ha bisogno anche della solitudine spirituale, di giocare senza animatori.”
…..“Da piccolo pecora nera, da grande capro espiatorio.”
– Lo scrittore polivalente, ma in primo luogo aforista e studioso del genere, Markku Envall (1944), uno fra i maggiori del Paese, curatore dell’antologia Un secolo di aforismi oltre che autore di un eloquente Come scrivere aforismi (2011), si distingue per l’ammirevole sottigliezza delle intuizioni:
…..“Chi sa stare al suo posto è come se fosse dappertutto, anche se rimane chiuso nella sua stanza.”
…..“La celebrità è la coscienza della società, la gente dimenticata il suo subconscio.”
– Il già menzionato Sami Feirig (1963), una delle figure-chiave dell’aforistica finlandese, focalizza principalmente l’attenzione su questioni di ordine sociale e politico, pur non disdegnando notazioni di portata più universale:
…..“Tutto è stato detto, ma non ascoltato.”
…..“Chi ha fame di potere, finisce sempre per rimangiarsi la parola.”
…..“La linea fra il bene e il male attraversa ciascuno di noi.”
…..“Carta e penna: l’universo nelle mie mani.”
– Paavo Haavikko (1931-2008) è considerato uno dei maggiori scrittori finlandesi contemporanei. Irriducibilmente avverso al predominio della finanza che caratterizza il mondo attuale, in uno stile aspro e talora oracolare ne denuncia le contraddizioni e le gravi storture.
…..“Quando le decisioni sono importanti non saranno in molti a prenderle.”
…..“L’informazione rimuove l’essere umano dall’avvenimento.”
– Alla memoria di Samuli Paronen (1917-1974), singolare figura di pittore, operaio, eremita, è intitolato invece il più importante premio aforistico finlandese. Nei suoi testi è riconoscibile una disincantata riflessione storica e una feroce denuncia della società dei consumi e dell’economia di mercato.
…..“Il senso di colpa trasforma chiunque in un persecutore.”
…..“Non tutti gli schiavi aspirano alla libertà; la maggior parte vuole diventar padrone.”
…..“Il mondo è pieno di atti che nessuno ha commesso.”
– I criptici e spaesanti aforismi della pluritradotta e pluripremiata Mirkka Rekola (1931) si prestano a una sorprendente varietà di interpretazioni, che non è sempre dato al lettore cogliere immediatamente:
…..“La simmetria la si può sempre dividere in due, non è integrità.”
…..“Il tempo si ferma ovunque ci sono quelli che non ne sono vincolati.”
…..“La felicità è una buona guida, è già stata lì dove stai andando.”
– Arto Seppälä (1936), al di là della amara consapevolezza della sempre incombente presenza del male e della causticità consapevole di certe sue posizioni, non abdica a una pur difficile speranza e mantiene un atteggiamento di sostanziale, strenuo umanesimo:
…..“Un bambino non crescerà mai per diventare come te, infatti nell’educazione non puoi sbagliare così tanto.”
…..“Imprigiona i pensieri nella carta, da lì ogni lettore libererà i suoi.”
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…..La prima sezione del libro (pagg. 13-155) presenta invece una scelta di poeti finlandesi attivi nella seconda metà del Novecento – sempre in numero di 7 – scelta curata da Gilberto Gavioli, con relativa nota a firma di Paula Loikala, già docente di Lingua e Cultura Finlandese presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne di Forlì (distaccamento dell’Università di Bologna), nonché promotrice di convegni e pubblicazioni finalizzati alla conoscenza e alla diffusione della letteratura finnica in Italia.
– Jouni Inkala (1966) scrive liriche di classica limpidezza non prive di echi kalevaliani e fondamentali interrogativi sulla fede religiosa.
…..Già adesso ho nostalgia
…..di tutti quelli che moriranno, che passeranno a lungo indifferenti.
…..Non ti voltare adesso,
…..guardami.
– La voce isolata di Markus Jääskeläinen (1969) indaga sui rapporti sotterranei dell’io con l’universo attraverso meditazioni nelle quali spesso il paesaggio finlandese (i boschi, la neve…) viene fortemente interiorizzato.
…..Sei nei libri dei morti, una promessa
…..da tempo non mantenuta
…..di te si parla
…..come se fossi scomparso.
– Anche in Eeva-Liisa Manner (1920) ricorre la suggestione dei desolati paesaggi nordici – tratto comune a tanti lirici finlandesi – qui con accenti quasi panteisti.
…..Sempre qui un fievole sole, sempre un chiarore nevoso,
…..anche d’estate. Il cuore della terra non sgela.
…..E il lago incosciente guarda come un occhio metallico.
– Nelle poesie di Annukka Peura (1968), femminista ed esperta di letteratura giapponese, ‘viaggiatrice del caos’, trovano ampio spazio gli ingrati temi del dissidio fra ordine e assenza di qualsiasi fondante principio logico e dell’eterno conflitto uomo-donna: due entità per sempre distinte e separate.
…..Cercavo la compagnia delle rose
…..quando mi accorsi: il nucleo della rosa
…..è un labirinto.
…..Uscii di casa.
…..Sulla soglia ti incontrai.
– Percorso apparentemente inverso a quello di Mirka Rekola (1931) – alla quale abbiamo già accennato nelle vesti di aforista – le cui liriche tendono a ricreare un’ideale simmetria al di là del caos primordiale.
…..Abbasso la visiera del berretto smetto di guardare
…..i pensieri pronti alla partenza
….siedo in questo treno lungo un viaggio.
– Riaffiorano anche nei testi sorvegliatissimi della pluripremiata Johanna Venho (1971) i temi, strettamente connessi, della solitudine e del profondo legame con l’aspra terra natale, nella cornice di un inesausto viaggio alla ricerca della propria identità.
…..Ecco uno stormo
…..disunito, dissolto
…..la sua rotta vorrei imparare.
– Nell’inquieta Katariina Vuorinen (1976), dai testi ricchi di metafore e intensi trapassi, prevalgono i riferimenti alle difficoltà quotidiane, pur poeticamente trasfigurate.
…..Una lampada mappamondo, un uomo vecchio un quarto di secolo
…..Finlandia lacustre, sonno eterno, a volte esitante
…..se solo un uomo tornasse a casa ogni giorno.
* * *
…..“Poeti e aforisti in Finlandia” rappresenta, in definitiva, un’iniziativa editoriale necessaria (come conferma il riscontro di pubblico già ottenuto), capace di avvicinarci a una letteratura ormai matura e complessa che, pur avendo caratteri e tradizione propri, si sottrae a qualsiasi tentativo di sterile classificazione.
Note sui Curatori
– Paula Loikala, studiosa e docente, è impegnata da anni nella conoscenza e diffusione della letteratura finlandese nel nostro Paese, anche attraverso l’organizzazione di convegni e svariate pubblicazioni.
– Fabrizio Caramagna (1969) è uno studioso e scrittore di aforismi. Dirige il seguitissimo sito ‘Aforisticamente’ e conta fra i soci fondatori dell’‘Associazione Italiana per l’Aforisma’. È fra i giurati del ‘Premio Internazionale per l’Aforisma Torino in sintesi’, l’unico in Italia interamente dedicato a questo genere letterario. Ha pubblicato la raccolta di aforismi “Linee di seta” (LietoColle, 2012) e, per Mondadori, due fortunati romanzi in forma aforistica: “Il numero più grande è due” (2019) e “Se mi guardi esisto” (2020).
– Gilberto Gavioli (1966) coordina dal 1993 la redazione dell’aperiodico letterario Il Foglio Clandestino e dal 2005 le omonime edizioni che pubblicano narrativa breve e poesia.
– Antonio Parente (1964) traduce testi letterari dal finlandese e dal ceco.
– Laura Casati (1976) vive a Jyväskylä, dove è docente di italiano.
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